SERIE C – Caiata (Pres. Potenza): “Stagione finita, non perdiamo tempo! Disarmonia tra le leghe. Sorteggio unica scelta corretta”

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Salvatore Caiata

Sempre attento a seguire le dinamiche della Lega Pro, il Presidente del Potenza Salvatore Caiata analizza il momento delicato per la terza serie intervenendo in diretta a ‘Stadio Aperto’, trasmissione in onda su TMW Radio:

“Siamo forse l’unica nazione europea con tutte queste squadre professionistiche e una legge, la Melandri, che spartisce i diritti tv in maniera totalmente iniqua, assegnando il 90% alla A, l’8 alla B e il 2 alla C, pur con tutti i costi del caso. Probabilmente il numero giusto è sessanta, sulla scia del resto d’Europa, poi come ripartirle lo deciderà la federazione. Prendiamo atto che la stagione è finita, pensiamo alla prossima e dovremmo prenderci questo tempo per pensare a come riformare i campionati. Invece purtroppo perdiamo ancora tempo e diventa tutto estremamente complicato. L’idea di ricominciare a luglio e finire a dicembre… Già facciamo fatica a pagare questi stipendi attuali, stiamo litigando coi giocatori perché non abbiamo più risorse, e ne aggiungiamo altre? Mi sembra di perdere il lume della ragione. Sento che c’è la proroga: istintivamente i presidenti si chiedono, se i contratti sono prorogati chi li paga? Anziché dodici mesi ne devo pagare tredici? Se ci pensa la federazione, ben venga”.

“Se c’è collaborazione tra le varie leghe? No. Come Consiglio di Lega Pro abbiamo espresso la volontà di non giocare, rimanendo disponibili e siamo stati attaccati dalla B e dalla D, incomprensibile. Quando dico del figlio viziato, è dovuto a questo, alla disarmonia che c’è tra le leghe. In Europa ogni lega maggiore ha aiutato i campionati inferiori, in Italia non si ha notizia di un aiuto della Serie A alle leghe minori”.

“La quarta promossa di C da dove dovrebbe arrivare? Su questo, qualsiasi decisione adottata sarà iniqua. L’unica scelta corretta è l’estrazione. Ovviamente ponderata, che rispetti le posizioni di classifica, con maggiori possibilità statistiche per chi era più in alto. La proposta del consiglio era sensata: giochiamo il tabellone play-off ad estrazione. Questo meccanismo è stato banalizzato a un’estrazione dai bussolotti, ma non era così. Chiaro che non è lo stesso del campo, ma nessuna soluzione può esserlo se non si riesce a giocare. Anche su un’eventuale migliore seconda ci sarebbero discussioni… E poi chi doveva fare i playoff fa ricorso, perché ha giocato una stagione per nulla. L’unico scenario per evitare i ricorsi credo sia l’estrazione, perché per parteciparvi si chiedeva di firmare la rinuncia ad eventuali azioni. Altrimenti non partecipi”.

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