PELLEGRINO: “Baldini mi ha conquistato. Tacopina deve accelerare. Recupereremo tutti gli infortunati. Welbeck rinnoverà”

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Maurizio Pellegrino

Nel corso della trasmissione televisiva ‘Corner’, su Telecolor, il Responsabile dell’Area Sportiva del Catania Maurizio Pellegrino rilascia una lunga serie di dichiarazioni incentrate sul progetto rossazzurro:

“Stare in silenzio a volte è come dare un esempio, e questo abbiamo fatto con la squadra. Cercando di isolarci ed essere più discreti possibili. C’è stato un processo di lavoro non di poco conto, ricostruendo tutto di sana pianta, richiedendo tempo e sacrifici a tutti. Abbiamo posto le basi per un miglioramento generale della società e andare avanti da un punto di vista progettuale in maniera seria ed opportuna. Baldini? Mi ha conquistato per metolodogia di lavoro, approccio con la squadra e mentalità. Mi ha sorpreso sotto tanti punti di vista in positivo e credo che i risultati si stiano vedendo. Ha trovato grande disponibilità da parte di questi ragazzi straordinari per professionalità, serietà e attaccamento alla maglia. Ma rimane ottimo il lavoro fatto da Raffaele, un allenatore che nel girone d’andata, con tutte le difficoltà del caso e tanti infortunati, con 7 partite in 21 giorni e problematiche che a raccontarlo non basta un giorno, ha raccolto 32 punti. Dopo il ko nel derby ha registrato una flessione in termini di approccio verso la squadra. Non è stato fortunato perchè ricordo il rigore sbagliato col Bari e a Torre del Greco, tanti episodi che hano fatto sì che non ci fossero più le condizioni per continuare. Ci voleva qualcoso di diverso in quel momento. Non si può non ringraziare e apprezzare Raffaele per il percorso svolto“.

“Non seguo da vicinissimo le vicende che legano l’eventuale closing, ma è certo che oggi la Sigi ha veramente fatto e sta finalizzando un lavoro incredibile. Ristrutturazione del debito, ricostruzione assoluta su tutti i fronti, Agenzie delle Entrate, Comune di Mascalucia, fornitori… Ci aspettiamo che le parti s’incontrino e abbiano la voglia e la fretta di poter concludere. Anche perchè sappiamo bene quanto sia difficile programmare una nuova stagione, secondo me ci vuole un’iniziativa forte da chi compra e, dall’altra parte, come ampiamente dimostrato, grande disponibilità. Ci saranno l’iscrizione al campionato e tanti debiti da ripianare, conti da saldare, quindi facciamo in fretta perchè finora è stato fatto un vero miracolo e bisogna coronarlo nel miglior modo possibile. Tacopina deve accelerare e far vedere a tutti che vuole fortemente il Catania“.

“Contratti in scadenza? Situazione ampiamente sotto controllo grazie alla loro volontà e disponibilità di voler proseguire il progetto tecnico, non ci saranno problemi. Abbiamo accordi verbali con qualche scrittura non depositata. Welbeck? Spero che giochi sempre meglio. C’è già un patto d’onore per chi crede ancora in determinati valori, lui ed il procuratore lo sanno, lo so io in prima persona. Non ho nessun problema a dire che Welbeck sarà un giocatore del Catania anche il prossimo anno. Manneh forse è una situazione un pò complicata ma a giorni spero di poterla definire. Per il resto attendiamo questo closing. Oggi la condizione è diversa rispetto ad inizio anno, un lumicino c’è per poterci giocare la promozione già quest’anno e sputeremo sangue fino all’ultimo minuto”.

Saranno tutti recuperati gli infortunati, abbiamo utilizzato anche qualche forma di prevenzione, vedi il mancato impiego di Russotto e Piccolo. L’anomalia di questa stagione ci ha insegnato che non ci si può inventare niente, bisogna essere preparati perchè sono sempre 95 minuti di grande corsa e lotta. Se non si è pronti fisicamente s’incorre in infortuni. Abbiamo portato avanti un programma di prevenzione molto più profondo, ma in ottica playoff saranno recuperati tutti. In occasione degli spareggi si azzera tutto, gli aspetti mentali ed emotivi spesso vanno al di sopra del gesto tecnico. I playoff hano una magia diversa, sono gare etremamente delicate. Ci sono delle analogie con il Catania che vinse i playoff a Taranto per personalità e capacità di modificarsi durante la gara in diverse giocate ed il gruppo è molto unito“.

“Tutti i giocatori del Catania sono importanti. Lo dimostra il fatto che quando mancano Sarao, Russotto, Di Piazza e Piccolo, gli altri si fanno trovare pronti e domenica è venuta fuori una grandissima prestazione di squadra. Avevo sempre detto che mi sarebbe piaciuto vedere un Catania che potesse anche far divertire e giocare fino all’ultimo minuto con la stessa intensità. Tante partite sono andate in questo senso, tante altre no. Ma questa è l’identità di squadra. Pecorino? E’ scartato dal Milan, forse a Catania deve fare la terza-quarta punta, invece il Catania lo valorizza mettendo al primo posto la meritocrazia. Vengono fuori delle buone prestazioni del giocatore e poi lì si fa una scelta. Il Catania lo abbiamo messo nelle condizioni di ricavare dei bei soldini e di creare una plusvalenza“.

“Il mio futuro? Io non ho mai pensato di lavorare alla ricerca di consensi, se non nell’interesse del Catania. Venivamo considerati quattro scappati di casa, incompetenti, inesperti. Potere lasciare una società migliore mi gratifica più di ogni altra cosa. I fatti dicono che questo Catania potenzialmente ha gli stessi punti del Bari, che la squadra è stata costruita in due settimane. A gennaio ci dicevano di avere preso giocatori che potevano registrarsi all’INPS , che non avevamo avuto la lungimiranza di prendere attaccanti e centrocampisti di qualità, quando io dicevo di non avere neanche un euro per dare da mangiare ai ragazzi durante i pasti. Non mi interessa la mia riconferma, sputeremo sangue fino all’ultimo giorno affinchè il Catania possa giocarsi un piccolissimo spiraglio che può essere la Serie B. Dico che ci sono stati dei trascinatori in senso assoluto, i gruppi organizzati. I veri trascinatori silenziosi, quelli che ci hanno dato la forza in momenti difficili per poter stimolarci ancora di più e tutta l’informazione giusta, leale, onesta e corretta”.

“A distanza di quattro anni ho ritrovato un ambiente avvelenato. Dobbiamo riappropriarci della nostra identità, attaccarci in maniera morbosa al Catania. Apertura degli stadi al pubblico? Bisogna sforzarsi un pò di più per far tornare i tifosi allo stadio, sarebbe un primo passo verso la normalità, la gente ha bisogno di venire allo stadio e far sentire il proprio sostegno ai calciatori. Sarebbe un segnale importante per tutti. Lo stadio rimane uno dei posti più sicuri. Serve buona volontà. A proposito dei sostenitori del Catania, dico che mi rispecchio nei tifosi che amano questa squadra e la sostengono sempre, come hanno fatto anche nei momenti cruciali del vicinissimo fallimento. Cerchiamo di educare un pò di più la nuova generazione”.

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