BALDINI: “Con l’Andria inizia il nostro campionato, non ammetto distrazioni. Prioritario amalgamare il gruppo”

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Mister Francesco Baldini, alla vigilia di Catania-Fidelis Andria, si attende una reazione immediata da parte della squadra dopo il 3-0 di Monopoli:

“Quella di sabato sera è la mia prima partita con il pubblico allo stadio di Catania da quando sono arrivato, quindi sarà emozionante per me. Conta in maniera assoluta la spinta dei tifosi ma devono essere i ragazzi a trascinare il pubblico, lottando su ogni pallone. Adesso recuperiamo Provenzano, che ha scontato il turno di squalifica. Ancora out Claiton, Piccolo non sarà disponibile perchè non ha sostenuto alcun allenamento con la squadra dopo il risentimento muscolare evidenziato a Vibo, ma lo porto con noi perchè è un giocatore importante per il gruppo. 4-2-3-1? Ho utilizzato questo sistema nel corso della gara di Monopoli più per necessità. Ricevere le critiche dopo un 3-0 ci sta, sono state giustissime ma ci mancava davvero tanta gente, alcuni calciatori avevano lasciato la squadra il giorno prima, avevo tanti ragazzini in panchina ed ho messo dentro Russo che è un 2004″. 

“Si riparte da quello che non abbiamo fatto a Monopoli. Stiamo preparando qualcosa di diverso. Ho sempre pensato che nel calcio non basti il bel calcio per vincere le partite. Bisogna mettere in campo quella determinazione abbinata a tutto il resto che prepariamo durante la settimana. E’ fondamentale questo, come il voler vincere i duelli e le partite. Io sono stato bravo a trasferirlo alla squadra settimana scorsa. Se mancano queste cose è inevitabile fare fatica. Sabato inizia il nostro campionato. La Fidelis Andria è una squadra tosta. Hanno attaccanti bravi ad attaccare la profondità, calciatori come Casoli, Bubas, Tulli che ho allenato e conosco bene. Prepariamo bene questa partita, consapevoli che i pugliesi si difendono bene e ripartono bene. Tra l’altro con Panarelli abbiamo giocato insieme, lui mi ha seguito molto ed è stato con me anche quando allenavo i ragazzi della Roma. Abbiamo condiviso tante cose insieme. Ci conosciamo benissimo. E’ un allenatore di cui sentiremo sicuramente parlare”.

“Io ho scelto di venire a Catania ed il Catania ha scelto me. Ho deciso di tornare pur nella consapevolezza delle difficoltà che ci potevano essere. Penso che la società abbia fatto quello che poteva fare per cercare di mettermi a disposizione una rosa importante. Sono andate via tante persone ma è rimasto qui chi voleva rimanere. Da Claiton a Maldonado, passando per Piccolo, Russotto, Pinto, Albertini, Zanchi e tutti gli altri. E’ arrivata anche tanta gente nuova, molti ragazzi e, quindi, serve un pò di pazienza per amalgamare questo gruppo che necessita di stare insieme. Io ho la responsabilità di far diventare questo insieme di calciatori un gruppo e questa sarà la parte più importante”.

“Con il mercato chiuso, la settimana complicata è finita per fortuna. A mio modesto parere penso sia assurdo iniziare i campionati a mercato aperto. E’ una difficoltà mostrosa per noi allenatori gestire certe situazioni. Mercoledì, il giorno dopo la chiusura del calciomercato, ho parlato alla squadra guardandoli bene in faccia perchè almeno fino a gennaio saremo questi e non voglio più alcun tipo di distrazione, fermo restando che possiamo ancora inserire qualche altro giocatore in rosa. Non voglio che i giocatori leggano tutto quello che circonda la società. A noi deve interessare il campo, io sono pagato per allenare la squadra e tutto il resto non conta”. 

Monteagudo ed Ercolani giocheranno ancora dal 1′. Se pensassi che la colpa della sconfitta di Monopoli sia attribuibile ad entrambi, sarei uno stupido. Abbiamo sbagliato tutti quanti, io per primo. In questo momento non ho altri difensori centrali a disposizione. Ropolo è arrivato ieri, Pino è un ragazzo del 2002. Cosa penso degli ultimi arrivi? Sono giocatori che conosco e mi aspetto che, insieme a tutti gli altri, si compattino prima possibile. Voglio che vada in campo una squadra tosta come lo siamo stati in tante circostanze. Poi ognuno ci mette le proprie idee ma il calcio richieste di essere tosti e noi dobbiamo esserlo. Non accetterò mezze misure, si va in campo per pedalare, onorare la maglia e non sono parole dette a caso. Da marzo scorso la squadra è entrata in campo con tanta determinazione, pur sbagliando. Questa determinazione è mancata solo in alcuni frangenti a Monopoli e la cosa mi ha rammaricano. Sul piano caratteriale e temperamentale non possiamo più sbagliare“. 

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