VERSO MESSINA-CATANIA: attenzione alla “trappola” peloritana, analogie con la sfida di domenica scorsa

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Consegnato agli archivi storici l’87° Derby di Sicilia, il Catania sta incominciando il proprio percorso di avvicinamento verso un’altra sfida molto sentita ed accesa, quella con l’ACR Messina. Sebbene l’importanza della gara non sia avvertita come quella contro i rosanero, la tifoseria etnea vorrebbe ottenere la seconda vittoria consecutiva, non soltanto per mantenersi il più possibile accodati al treno playoff ma anche per ribadire ulteriormente il concetto di supremazia territoriale, dipingendo così il calcio siciliano unicamente a tinte rossazzurre. Per espugnare il “San Filippo-Franco Scoglio” però sarà necessario mantenere inalterato lo stato di forma psico-fisico osservato contro il Palermo, con tutti i calciatori etnei in grado di sovvertire i pronostici grazie ad una prestazione di cuore, grinta e determinazione.

Considerando le dinamiche di avvicinamento a questo secondo derby siciliano possiamo notare delle curiose analogie con la sfida del “Cibali” di domenica scorsa: innanzitutto Catania ed ACR Messina sono separate da 10 punti (rispettivamente 23 e 13), erano proprio una decina i punti che differenziavano l’Elefante dal Palermo (rispettivamente 20 e 32, -10 escludendo la penalizzazione). Inoltre il team giallorosso si approccia alla gara dopo aver rimediato una sconfitta proprio come accadde agli etnei in quel di Latina (ma il passivo è stato molto più pesante per i peloritani a Torre del Greco), mentre il club di Via Magenta è reduce da una vittoria, come il Palermo che aveva sconfitto il Monopoli nel turno precedente.

Catania che parte con i favori del pronostico analogamente a quanto vissuto una settimana fa dalle aquile rosanero allo stadio “Angelo Massimino”. In più anche la compagine peloritana attraversa un brutto momento dal punto di vista societario con le dimissioni dell’A.D. Pietro Lo Monaco, la volontà del presidente Sciotto di vendere la società e l’esonero del tecnico Eziolino Capuano. Come accaduto per l’Elefante, anche in casa giallorossa il derby potrebbe rappresentare l’ultima ancora di salvezza per raddrizzare una stagione decisamente avara di soddisfazioni. Dunque per evitare di sovvertire ancora il pronostico in un derby, mister Baldini dovrà mantenere altissima la concentrazione dei propri uomini. Evitando di sottovalutare un avversario di tutto rispetto senza concedersi “rilassamenti post-derby”, che determinerebbero un approccio completamente sbagliato nella gara successiva.

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