SERIE C – Pagni: “Il blasone non scende in campo. Catania, non è normale iscriversi con milioni di debiti…”

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Danilo Pagni

Il Direttore Sportivo Danilo Pagni, che ha raggiunto il punto più alto della carriera quando, nella stagione 2017-2018, diventò collaboratore dell’area tecnica del Milan, ai microfoni di tuttoc.com parla del rapporto blasone/valore tecnico delle squadre di Serie C con un commento sulla situazione attraversata dal Catania:

“Non mi faccio suggestionare dai nomi delle piazze, verso le quali ho grande rispetto. Quando si parla di Palermo, Catania, Taranto, eccetera, il blasone, con tutto il rispetto, non è proporzionale al valore tecnico. Hanno responsabilità molto superiori al blasone, si creano delle aspettative molto superiori alla normalità. In campo non va il blasone ma i valori tecnici. La C si è abbassata come valore, non c’è più la C2 né grandissime proprietà, oltre al Covid-19. Si creano aspettative eccessive legate al blasone attorno a giocatori normali”.

“Situazione Catania? Se una società presenta le liberatorie, una fideiussione genuina, ma ha milioni di euro di debiti, si parte già con il piede sbagliato. Adoro la piazza di Catania, ho tanti amici e addetti ai lavori che sento continuamente. Se riusciranno a salvare la società saranno degli eroi, ma a volte passare dal purgatorio per poi tornare in paradiso, come successo allo stesso Catania, al Messina, alla Salernitana, al Parma, non sarebbe male. Fermo restando che auguro al Catania di salvarsi. Ma non è normale iscriversi con milioni di euro di debiti”.

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