EX ROSSAZZURRI – Mascara: “Catania, divertiti in questo finale di stagione. Mancini, tocca a te conquistare credibilità. Pino motivo di orgoglio e vanto”

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L’ex rossazzurro Giuseppe Mascara è tornato sulla vittoria di Avellino, commentando gli obiettivi del Catania e la situazione societaria durante la trasmissione ‘Unica Night’, su TeleJonica. Riportiamo un estratto delle parole di Mascara:

“Playoff? Giusto sognare. La salvezza penso che adesso sia raggiunta, rimangono le ultime partite da disputare. Anche nei momenti un pò così a livello societario il gruppo ha dimostrato di essere sempre compatto, distaccandosi dalle chiacchiere. Ora bisogna solo divertirsi per questo finale di stagione e riuscire ad arrivare più in alto possibile. Poi, una volta raggiunti eventualmente i Play Off, perchè non giocarseli? Il Catania ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per giocarsela con chiunque. Sembrava che ci fossero dei campanelli d’allarme dopo Foggia. Invece è stata solo una battuta d’arresto e ci può stare, la squadra si è riscattata subito ad Avellino. Il match in Campania è stato preparato bene dal mister, incontrando una delle squadre più attrezzate del girone C. A volte ci sono partite in cui devi avere pazienza, sapere aspettare e sfruttare l’episodio. I ragazzi sono stati bravi a difendere, aspettare e palleggiare con tanto spirito di sacrificio in Irpinia. Catania-Taranto è stata rinviata, non tutti i mali vengono per nuocere. Recuperi gli infortunati, inoltre Moro e Greco sono rientrati dalla Nazionale”.  

“L’importanza di avere il coraggio di schierare i giovani in campo? Ad Avellino Baldini ha messo dentro Pino. L’ho avuto nei Giovanissimi, per me è un motivo di orgoglio e vanto. Un ragazzo serissimo, di famiglia serissima, educato. Si vedeva già 6-7 anni fa che aveva tanta voglia di emergere, era sempre a disposizione. Mi auguro che Pino giochi domenica trovando continuità. Speriamo in un futuro prossimo che tanti altri ragazzi del vivaio del Catania giochino in Prima Squadra, cosa negli ultimi 10-15 anni non è mai successa. Ma perchè secondo me si pensa solo al risultato in Italia. Negli altri campionati la mentalità e la cultura sono diverse”.       

La nota dei calciatori? A questi ragazzi bisognerebbe fare una statua. Mai una parola fuori posto. Hanno scritto quel messaggio per un loro sacrosanto diritto, visto che da mesi non sanno quale sarà la situazione. Si sono sempre messi a disposizione di chiunque. Hanno chiesto il rispetto dei loro diritti perchè in questi mesi hanno fatto e lavorato più del dovuto. Le ultime gare? Il derby di Palermo penso sia la più antipatica, ma poi bisogna vedere come affronti mentalmente le partite. Adesso viene il bello per il Catania. La squadra è ben allenata, il gruppo ben affiatato, si rispettano e aiutano l’uno con l’altro, chi va in campo dà sempre l’anima, ci sono tutti i presupposti per fare questo tipo di partite come si deve. Fermo restando che in questo campionato non ci sono squadre materasso, perchè puoi vincere e perdere con chiunque. La stessa Vibonese ultima classificata venderà cara la pelle nei prossimi incontri”.     

“Mancini? Catania non è una piazza che può essere trascurata per la passione che si respira ma anche per la sintonia che si può creare con i giocatori e la società. Non è possibile investire a Catania semplicemente per fare business. Il tifoso catanese non è stupido, capisce subito di che pasta sei fatto e cosa vuoi fare in questa città. Il tifoso catanese fino a quando non tocca con mano le capacità non crede. C’è da dire che è stato l’unico a partecipare al bando. Nessuno precedentemente si era presentato. Lui l’ha fatto, mettendoci la faccia. Adesso però tocca a lui acquisire la credibilità necessaria, dimostrando fattivamente di portare avanti le proprie idee. Ha detto tante belle cose, serve la sostanza che permetta di far avvicinare il tifoso allo stadio. Il traino di tutto è sempre la società. Se pagasse gli stipendi di novembre e dicembre alla squadra, ad esempio, si presenterebbe dimostrando che ci tiene alla stessa. Ormai in questa stagione non puoi fare molto, devi tappare i buchi. Giugno non è lontano, capisci subito che squadra vuoi fare e che gente vuoi inserire nel progetto. Intanto si pensa alla stagione regolare ed agli eventuali Play Off, con la squadra che li disputerebbe non avendo nulla da perdere ed essendosela sempre giocata con tutte, tranne rare occasioni”. 

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