VIAGGIO NELLA STORIA DEL CATANIA: 1967/68, salutano Calvanese e Bicchierai. Decimo posto finale in B

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foto Mimmo Rapisarda

Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.

In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania e del Calcio Catania SpA. Andiamo avanti con il 35/o appuntamento della nostra rubrica, giungendo all’annata 1967-68 (fonte Tutto il Catania minuto per minuto).

Ignazio Marcoccio, ormai da nove anni al timone della società etnea (sveste i panni di commissario straordinario e assume il ruolo di amministratore unico), conferma in panchina Dino Ballacci. Dal Catanzaro arriva il centravanti Alessandro Vitali, dal Bologna l’ala Mauro Pasqualini, che con Fara e Vitali ha costituito il trio delle meraviglie nella “Primavera” del Bologna del 1966, dal Torino arriva Angelo Volpato. Vengono confermati i migliori e vi sono aggiunte quattro promesse come Giovanni Gavazzi, Umberto Strucchi, Gianfranco Trombini e Giuseppe Unere. Dopo aver fatto sognare per anni il pubblico del Cibali, appende le scarpe al chiodo “Todo” Calvanese. Un altro abbandono dopo anni indimenticabili è quello di Remo Bicchierai che passa alla Reggiana.

Si inizia con l’eliminazione dalla Coppa Italia a Bari a settembre. Inizio campionato di Serie B negativo. Dopo la sconfitta interna contro il Palermo di Carmelo Di Bella, a fine novembre viene sostituito l’allenatore, chiamando Luigi Valsecchi. Sotto un nubifragio il suo esordio fortunato con il Padova, il Catania pian piano si riprende, terminerà il campionato a metà classifica con 40 punti. Tra i più utilizzati figurano il leader difensivo Buzzacchera ed un Teneggi reinventato mediano; il centrocampo si conferma il reparto più interessante, con l’imprescindibile Vaiani, la stellina Fara e l’exploit di Girol che sigla 8 reti insidiando la palma di miglior marcatore, conquistata da Vitali (che si ferma a quota 9). Saranno promossi in Serie A Palermo, Pisa e Verona.

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