ESCLUSIVA – Leonardi: “Ci sono i presupposti per un rilancio rossazzurro. Il Comune tenga in considerazione anche il volere della piazza”

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Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com l’ex difensore rossazzurro e catanese doc Antonino Leonardi ha enunciato il proprio pensiero sul futuro del calcio catanese, dicendosi entusiasta delle cinque manifestazioni d’interesse giunte al Comune di Catania per rilanciare il sodalizio calcistico cittadino. Molto interessanti anche le considerazioni finali sui possibili ritorni di alcuni ex rossazzurri (sia in qualità dì calciatori che dirigenti) e sul peso che l’opinione pubblica potrebbe avere nella scelta finale dell’amministrazione.

Nino, ci eravamo sentiti qualche giorno dopo la scomparsa definitiva del Calcio Catania. A distanza di diverse settimane da quel momento il dolore si è un po’ attenuato?
Assolutamente no. Da catanese ed ex calciatore rossazzurro per quasi un decennio provo ancora lo stesso dolore percepito lo scorso 9 Aprile e credo proprio che nel mio cuore rimarranno sempre la tristezza e l’amarezza per come si sia conclusa la storia del Calcio Catania. Tra le altre cose posso affermare con assoluta certezza, ascoltando anche le opinioni dei vari tifosi e degli ex compagni di squadra, che il dolore per la perdita di 75 anni di tradizione sportiva non potrà mai scomparire del tutto. Inoltre vedendo anche i percorsi delle altre squadre, compreso ovviamente il Palermo verso il quale non possono che andare tutti i miei complimenti per la sorprendente promozione in Serie B, aumentano ancora di più il rammarico e la delusione per ciò che sarebbe potuto essere ma non è stato.

Al Comune sono pervenute cinque manifestazioni di interesse. Ti aspettavi una partecipazione maggiore?
In tutta onestà dico che, personalmente, queste cinque manifestazioni d’interesse sono più che sufficienti. Anzi sono estremamente felice che soggetti così importanti, sia italiani che stranieri, si siano avvicinati ed interessati alle sorti del calcio catanese manifestando la propria volontà di rilevare il nuovo Catania. Pertanto non posso che essere soddisfatto per tutte queste manifestazioni d’interesse e spero vivamente che tra queste proposte ci sia il progetto giusto per rilanciare il club rossazzurro ad alti livelli garantendo un futuro quanto più roseo e soddisfacente possibile.

Credi quindi che ci possa essere un rilancio in grande stile dei colori rossazzurri?
Assolutamente si. Intanto tutti i gruppi credo abbiano dei profili di grande spessore sia sul piano sociale, quindi sugli uomini da inserire in società, che su quello economico, con ottime potenzialità per rilanciare il Catania Calcio. Leggendo ed informandomi devo ammettere che tutti quanti mi hanno trasmesso sensazioni positive. Giovannone ad esempio nel 2005 aveva rilevato il Torino, consolidando e stabilizzando il club granata prima di cederlo definitivamente al presidente Cairo. Poi ovviamente il gruppo australiano con questo imprenditore di origini siciliane non può che suscitarmi grande curiosità ed ammirazione per ciò che negli anni è riuscito a costruire insieme alla sua azienda. Con lavoro e dedizione ha espanso la propria attività imprenditoriale, attraendo tantissimi investitori e passando operativamente dall’Australia ad altri paesi del mondo e diversificando il proprio core business, spaziando dall’arredamento all’edilizia e perfino alla costruzione delle infrastrutture. Più in generale comunque tutti quanti sono dei profili parecchio interessanti pertanto, nel senso buono del termine, il Comune avrà una bella gatta da pelare esaminando tutte le proposte pervenute e scegliendo poi quella che, attraverso la loro indagine diretta, sarà ritenuta la più congrua per rilanciare il calcio in città. Fondamentalmente io vivo di certezze, pertanto in queste situazioni non mi piace sbilanciarmi tuttavia credo che ci possano essere le condizioni giuste affinché il Catania possa ripartire nel migliore dei modi attraverso una stabilità, sostenibilità e progettualità pluriennale tale da consentire ai colori rossazzurri di raggiungere in brevissimo tempo i palcoscenici nazionali più prestigiosi. A mio modo di vedere, la forza economica ed imprenditoriale di un gruppo è alla base di qualsiasi idea di rinascita e rilancio. In ogni caso a prescindere da chi possa acquisire il club se qualcuno, con serietà e schiettezza, promette anche di generare posti di lavoro creando occupazione in città ha tutto il mio massimo sostegno e supporto. Credo inoltre che anche a livello di competitività la presenza di questi competitor così seri ed interessanti sia stata un bene per la piazza, dimostrando che, al di là di tutti i problemi e di una situazione economica resa ancora più grave dalla situazione pandemica, Catania ha ancora un certo fascino ed attrattiva.

La piazza sembrerebbe già aver scelto il progetto. Se tu fossi nei panni del Comune considereresti anche la volontà ed il desiderio del popolo?
Certamente. Come spesso dicono in politica il popolo è sovrano, dunque, a mio avviso, nella propria valutazione il Comune dovrebbe anche tenere in considerazione l’opinione dei tifosi e la preferenza della gente. Il pubblico etneo si auspica un radicale processo di rinnovamento ed innovazione, incominciando proprio dall’aspetto societario con l’ingresso di figure fresche, nuove, pure e che non abbiano mai avuto dei legami con il passato. Pertanto ritengo che anche il giudizio dell’opinione pubblica possa in qualche modo orientare l’amministrazione verso determinate scelte.

Nel corso delle ultime settimane tanti ex giocatori hanno manifestato la propria disponibilità nel ritornare a vestire la maglia rossazzurra anche in Serie D. Tu saresti favorevole ad un loro ritorno o ritieni che sarebbe meglio ripartire da volti completamente nuovi?
Molti degli ex che si sono fatti avanti hanno sicuramente lasciato il segno in rossazzurro dimostrando quel senso di responsabilità ed attaccamento verso questi colori che ad esempio ho riscontrato durante la mia esperienza con i vari Cantone, Chiavaro ed Angelozzi solo per citarne alcuni. Personalmente quindi sarei favorevole al ritorno di qualcuno di loro e, da quello che ho letto, credo che anche qualche gruppo stia già lavorando affinché ad esempio gente come Lodi o Baiocco possano far parte del nuovo Catania dando il proprio contributo sia alla squadra che alla società in termini di esperienza e conoscenza della piazza. Il ritorno di alcuni ex, sia in campo che dietro una scrivania, potrebbe portare dei grandi benefici alla nuova proprietà, facendo capire cosa voglia dire indossare la maglia del Catania e trasmettendone i valori, l’amore e la passione. A prescindere da tutto però chiunque arrivi, sia sul piano tecnico che dirigenziale, dovrà lavorare soltanto per il bene del club e dei suoi tifosi, cercando in tutti i modi di riportare il Catania Calcio là dove meriterebbe di stare.

Si ringrazia Nino Leonardi per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

 

==>>UFFICIALE – Il Comune ha deciso: sarà Pelligra a costituire il nuovo Catania<<==

 

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