CORRIERE DELLO SPORT: “Dalle milanesi al Catania, le proprietà estere dei nostri campionati”

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Le occasioni di investimento nel calcio italiano sono diventate una formidabile opportunità non solo per la crisi economica che ha reso tante società disponibili, alcune delle quali storiche e titolari di brand internazionali con pochi eguali eppure sotto dimensionate per fatturati. Si è soffermato su questo tema il Corriere dello Sport, menzionando le proprietà estere presenti nei nostri campionati. Si sottolinea come Inter (Suning Holdings Group), Milan (Redbird Capital), Atalanta (Stephen Pagliuca), Bologna (Joey Saputo), Fiorentina (Rocco Commisso) e Roma (Friedkin Group) in A siano state “la porta d’ingresso al nostro sistema”.

Spazio anche al passaggio di mano del Palermo al City Group “che fa capo alla Holding di Mansour, lo sceicco degli Emirati Arabi che ha nel mondo club come il Manchester City”. In Serie B il sodalizio siciliano non sarà l’unico a trazione estera. “Il Pisa del magnate di origini russe, ma con passaporto inglese e cittadinanza statunitense, Alexander Knaster ha già sfiorato la A nella finale persa contro il Monza. Con i toscani c’è la Spal di Joe Tacopina”. Targato Usa è il sodalizio lagunare gestito da Duncan Leigh Niederauer, “uno dei 12 magnati Usa del calcio tricolore con Kyle Krause del Parma e Robert Platek, patron dello Spezia. Ma anche in terza serie le proprietà estere non mancano. “A fare compagnia all’indonesiano Robert Hartono patron ombra del Como, adesso in cadetteria, c’è il malesiano Tony Tiong che ha rilevato l’Ancona. Mentre il Cesena è marchiato Usa con Jrl Investments. Sono, invece, francesi sia il Padova con J4A Holding che il Siena di Ike Therry Zaengel. Spazio in C ce n’è per l’Australia con la famiglia Blasin alla Triestina, in via di riassetto, ed è tedesca con Stefan Lehmann la Pistoiese retrocessa in D. Dove è italo-americana la Nocerina di Giancarlo Natale. Il Catania da giorni è, invece, del siculo-australiano Ross Pelligra”.

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