ESCLUSIVA – Baiocco: “Catania, con la giusta mentalità non avrai rivali. Marco Palermo, ottimo potenziale. Vincere con il bel gioco anche in D è possibile”

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Davide Baiocco, uno dei grandi beniamini etnei dei primi anni 2000, ha parlato ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com del cammino attuale dell’Elefante in Serie D. Spazio poi ad alcune riflessioni in merito alle possibili antagoniste dei rossazzurri nel corso di questa stagione, a delle considerazioni personali su Marco Palermo, suo ex compagno di squadra ai tempi del Siracusa.

Davide, 5 vittorie nelle prime 5 partite. Come inizio non c’è male…
Con il mercato che ha condotto il DS Laneri era ampiamente auspicabile un inizio così veemente da parte dei rossazzurri anche se poi alla fine non è mai semplice riuscire a mettere in pratica tutto il potenziale del quale si dispone. In tal senso un grande plauso va tributato al mister, ai suoi ragazzi ed a tutta la società per questo avvio così importante anche se comunque tutte le aspettative iniziali lasciavano presagire proprio questo tipo di partenza.

Domenica il Catania affronterà la Mariglianese, una delle squadre più giovani d’Italia. Che tipo di gara ti aspetti ed a cosa dovranno stare particolarmente attenti i rossazzurri?
Onestamente non saprei dirlo anche se, a mio modo di vedere, al di là dei tre punti la cosa più importante da fare in questo momento è costruire una mentalità vincente che possa servire non soltanto per questa stagione ma anche e soprattutto per il futuro. Quando tu costruisci questo tipo di mentalità difficilmente sbagli l’approccio alle gare pertanto affrontare un avversario più giovane o più esperto non fa alcuna differenza così come fronteggiare la prima o l’ultima in classifica. Se il Catania vorrà vincere questo campionato dovrà mantenere lo stesso atteggiamento e mentalità contro tutti gli avversari oltre che lavorare sui propri schemi e principi di gioco. L’attenzione, la determinazione e la voglia di vincere dovranno sempre essere al massimo in ogni singola partita, solo così si potrà uscire dalla Serie D.

Considerando le partite disputate fino a questo momento, chi tra i calciatori etnei ti ha impressionato maggiormente e da chi invece ti aspetti di più?
Non ho seguito tutte le partite disputate dal Catania pertanto non posso giudicare. Sicuramente il club rossazzurro ha giocatori molto importanti in tutti i reparti basti pensare ai vari Sarno, Russotto, Lodi, Rizzo e tanti altri. Analizzando i risultati credo che oggi stia girando tutto per il verso giusto anche se, considerando le qualità e le potenzialità di questa rosa, reputo sia più che giustificabile da parte dei tifosi ambire a risultati sempre più importanti e roboanti. La qualità di questa squadra è straordinaria quindi è normale che le aspettative della piazza crescano di pari passo con il miglioramento della condizione fisica di molti interpreti.

Guardando la classifica il Lamezia appare attualmente come l’unica vera antagonista del Catania. Credi che questo duello si protrarrà fino alla fine della stagione?
Rispondere a questa domanda non è semplice perché bisognerebbe capire innanzitutto che tipo di squadra abbia costruito la società calabrese e che tipo di mentalità abbia sviluppato il loro allenatore. Sicuramente il Catania ha tutti i pronostici dalla propria parte e questa è al tempo stesso sia una cosa positiva che negativa perché a livello emotivo ti riempie di tante responsabilità. I rossazzurri però possono contare su giocatori parecchio esperti che possono reggere molto bene le pressioni e le aspettative di questa piazza. Non conosco la rosa del Lamezia e quindi non posso giudicare, però posso dire che sicuramente entrambe le compagini sono partite molto forte anche se nessuna delle due dovrà mai abbassare la guardia perché, specialmente in Serie D, le insidie sono sempre dietro l’angolo. Oggi per esempio la principale antagonista del Catania è il Lamezia ma domani, magari abbassando un po’ la soglia della concentrazione e dell’attenzione, potrà emergere un’altra possibile avversaria. Per vincere bisogna puntare molto sulla mentalità, sulla continuità, sulla voglia di crescere e migliorarsi oltre che sui principi di gioco da portare avanti e realizzare sul campo. Se il Catania svilupperà tutti questi aspetti credo che non ci potranno essere delle concorrenti dirette perché a parità di condizione fisica, corsa, intensità, spirito di sacrificio e determinazione la qualità dei rossazzurri è nettamente superiore.

Da ex compagno di squadra che tipo di giocatore è Marco Palermo?
Marco è un ottimo interno di centrocampo con spiccate doti sia in fase di rottura che d’inserimento, inoltre possiede un buon piede il che lo rende molto temibile anche nelle conclusioni. È un calciatore completo che abbina molto bene sia la fase difensiva, con tanta corsa e quantità, che quella offensiva, con gli inserimenti senza palla ed un ottimo tiro in porta. Per me è un giocatore con del grandissimo potenziale perché con le qualità che possiede riesce anche a ricoprire più ruoli sebbene, dal mio punto di vista, si esprima meglio proprio nel ruolo di mezzala.

Davide, da vincitore di due campionati di Serie D credi sia possibile trionfare tra i Dilettanti attraverso il bel gioco o, considerando le tante difficoltà della categoria, ritieni sia molto meglio il pragmatismo ed il cinismo?
La verità è che si può vincere in tanti modi. A me personalmente piace vincere attraverso il bel gioco e sfruttando le qualità della squadra. Inoltre se si vuole provare a risollevare le sorti del calcio italiano credo che si debba necessariamente migliorare la qualità del gioco proposto. Ogni singolo allenatore dovrebbe non soltanto sfruttare le caratteristiche di ciascun calciatore ma anche migliorarle. Se ad esempio io mi ritrovo in rosa due giocatori come Sarno e Russotto devo metterli in condizione di farli esprimere al meglio in modo tale che la loro qualità possa fare la differenza e loro stessi possano migliorarsi ulteriormente. Tornando alla domanda principale credo assolutamente che si possa vincere giocando bene anche in Serie D. Io stesso ho vinto due campionati dilettantistici con squadre che praticavano un ottimo calcio. Vincere con il bel gioco è possibile anche se tutto dipende dall’allenatore.

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