LO PORTO: “Credo che il Catania debba imparare una lezione di umiltà dalla partita di domenica”

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Daniele Lo Porto, giornalista del ‘Giornale di Sicilia’, nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, a Globus Television, ha formulato alcune riflessioni sulla squadra dell’Elefante dopo la vittoria per 3-2 conseguita contro il Città di Sant’Agata:

“Di errori clamorosi difensivi ce ne sono stati almeno tre, Lorenzini è l’elemento più valido del Catania ma a volte si lascia andare a qualche intervento un pò troppo leggero. La difesa deve essere più attenta e concentrata. Il Sant’Agata ha fatto una partita sicuramente impeccabile, la definisco la squadra più ostica vista contro il Catania dall’inizio del campionato. Non si è mai lasciata andare. Non si è abbattuta dopo il 2-0, ha riaperto la gara due volte e avrebbe potuto fare anche il terzo gol che è mancato per poco nei minuti finali di arrembaggio. Squadra fortemente motivata che ha messo alle corde il Catania e credo che i rossazzurri debbano avere imparato una lezione di umiltà da questa partita”.

“Ci sono state delle lunghe pause di attenzione durante la partita, non sminuendo il valore dell’avversario che oltre al gioco complessivo molto efficace ha dimostrato anche di avere tante buone individualità. Cito in particolare Calafiore, Morleo, Vincenzo Vitale… soprattutto Morleo, che si è permesso di fare un sombrero ad un difensore del Catania nel primo tempo, cosa che non si vede in tutti i campi di calcio. Poi è uscito tra i fischi per un comportamento un pò provocatorio nel corso della partita, ma tecnicamente è un giocatore di grandissima qualità”.

“Il Catania credo debba dare il massimo e segnare tre gol a partita, perchè queste sono le  potenzialità, indipendentemente dalle altre squadre. Considerare il campionato già chiuso sarebbe il più grave errore che si possa fare. Sarà, immagino, un campionato a sè ma non consideriamolo già chiuso”.

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