ESCLUSIVA – Mosca: “Non sono d’accordo con chi critica duramente il Catania. Ecco da cosa dipende il calo fisico”

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Giuseppe Mosca

Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com è intervenuto Beppe Mosca, bomber del Catania nel campionato di Serie D ‘94/95, che ha commentato con grande positività il percorso dei rossazzurri in questa prima metà di stagione nonostante il percorso poco esaltante delle ultime giornate. Mosca si è soffermato anche sul calciomercato e sul confronto con il percorso del Catania ‘94/95, trionfatore proprio in Serie D.

Beppe, al di là della sconfitta nell’ultimo turno come giudichi finora il campionato disputato dal Catania? 
Direi ottimo. Il Catania è primo in classifica e con un margine molto consistente sulle dirette inseguitrici. Nonostante qualche risultato un po’ così nelle ultime giornate, a mio avviso la squadra sta rispondendo alla grande in un torneo comunque estremamente complicato perché non bisogna mai dimenticarsi che il pallone è rotondo e nel calcio ci sono pur sempre gli avversari. Non importano i curricula dei giocatori o il budget che hai speso per allestire la rosa, di partite facili non ne esistono per cui è perfettamente normale non riuscire a vincere tutte le partite e perdere qualche punto strada facendo anche se questo Catania sta disputando una stagione stratosferica. In più la cosa più importante è essere riusciti a trovare un presidente con le idee molto chiare e con la voglia di riportare in alto il club.”

Nelle ultime settimane le prestazioni dei rossazzurri non sono state all’altezza della prima parte di stagione. Secondo te da cosa è dipeso questo calo di rendimento?
A mio avviso il Catania sta semplicemente patendo un calo fisico. Questo è un club totalmente nuovo che ha dovuto riorganizzarsi in fretta partendo dalle fondamenta pertanto è chiaro che anche nella costruzione della squadra tutto è stato fatto molto in fretta compresa ovviamente la preparazione atletica. Rispetto ad altre realtà della quarta serie il Catania è partito con notevole ritardo per cui credo che il mister abbia optato per una preparazione molto più leggera in modo tale da partire subito forte. Catania è una piazza esigente e dalle forti pressioni ed aspettative, specialmente adesso che si ritrova in Serie D, per cui credo una partenza sprint fosse assolutamente necessaria proprio per andare incontro anche a quelle che sono le richieste ed esigenze della tifoseria. Adesso credo che i ragazzi stiano patendo questa preparazione un po’ più leggerina subendo questo calo fisico. Sono comunque molto fiducioso per il futuro perché non vedo assolutamente niente di preoccupante. Anche la sconfitta contro il Santa Maria Cilento credo sia un semplice incidente di percorso, nulla di più.

Tu sei stato uno dei protagonisti di quel Catania trionfante nel Girone I della Serie D ‘94/95. Rispetto a trent’anni fa che tipo di campionato hai visto?
Credo che i due tornei siano quasi imparagonabili perché ai miei tempi il campionato di Serie D era enormemente più competitivo, composto da avversari di livello più elevato, ambienti ancora più complicati e campi da gioco letteralmente inguardabili, la maggior parte dei quali ancora in terra battuta e con buche sparse per tutto il campo. Inoltre rispetto al Catania odierno la nostra squadra non poteva contare neanche sull’appoggio dell’amministrazione comunale che era molto più vicina all’Atletico. Il cavaliere Massimino ebbe grosse difficoltà nel reperire i campi di allenamento e tutte le altre strutture propedeutiche alla nostra stagione. Tutti quanti noi, ad esempio, eravamo costretti, ogni singolo giorno, a metterci tutte le nostre cose nelle borse perché non c’erano dei magazzini disponibili così come non esisteva neppure una sede legale della società. Considerando tutte le difficoltà che abbiamo dovuto superare, quella stagione non si può neanche lontanamente paragonare all’attuale visto che, anche solo dal punto di vista organizzativo, questo Catania sembra una società di Serie A in grado di non far mancare nulla a propri giocatori. Poi anche il livello del torneo è molto più modesto rispetto ai miei tempi anche se ciò non toglie i meriti di una squadra che sta comunque disputando un grandissimo torneo possedendo già dieci punti di vantaggio dalle dirette inseguitrici. Inoltre non è semplice giocare contro avversari che si chiudono sempre, tendono a non farti giocare e sono sempre molto aggressivi. Per questa ragione non sono d’accordo con chi sta criticando duramente questa squadra ed il suo allenatore. Per me il Catania sta disputando un ottimo campionato.

Sul fronte del calciomercato ti aspetti un Catania particolarmente attivo o, al contrario, credi che non verranno effettuati tanti cambiamenti?
“Considerando il percorso della squadra non credo siano necessari degli stravolgimenti per cui mi aspetto soltanto qualche movimento ‘secondario’, cioè l’arrivo di qualche giovane che possa rimpolpare la batteria degli under così da avere più scelta sui ragazzini da poter schierare la domenica. Non toccherei niente negli over dato che nessuno nel torneo dilettantistico interregionale può fregiarsi di avere in rosa gente del calibro di Jefferson, Sarao, Giovinco, ecc. A mio avviso con il campionato che sta disputando il Catania non avrebbe senso ingaggiare altri profili importanti in reparti già saturi e completi rischiando di distruggere o comunque compromettere quegli equilibri di squadra e spogliatoio che si sono progressivamente instaurati a partire dal mese di Agosto. Anzi mi sento di dire che la prossima estate, con 2/3 innesti mirati ma di grande livello, questa formazione potrebbe concretamente lottare per le posizioni di vertice anche in Lega Pro.”

Si ringrazia Beppe Mosca per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

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