L’EDITORIALE – Scoppola salutare? La “guerra” per il professionismo non è ancora vinta

0
737
foto Facebook Catania SSD

Il nuovo Catania ha conosciuto per la prima volta il sapore amaro della sconfitta in campionato. Contro il Santa Maria Cilento prova deludente dei rossazzurri che non hanno potuto contare neanche sulla giocata di un singolo o sul cosiddetto “Fattore C”. Il risultato di 2-1 è figlio di episodici infortuni individuali e di reparto: sbagliano Bethers e Lorenzini mentre in attacco – ancora una volta – si registrano le polveri bagnate dei profili altisonanti chiamati a trascinare le sorti della squadra.

Il turnover parziale adottato da Giovanni Ferraro tra luci ed ombre, il gioco in generale resta una chimera anche se il reparto avanzato formato per l’occasione da Giovinco, De Luca e Sarao ha provato, nel primo tempo soprattutto, a far qualcosa di buono. Una scoppola salutare, se ne seguirà un cambio di rotta dal punto di vista della determinazione. C’è bisogno della giusta fame per ovviare alla voglia matta di qualsiasi avversario di mettere in difficoltà la capolista del Girone I di Serie D.

Per quanto l’organico del Catania sia davvero completo e competitivo, non si può non tenere conto dell’assenza di Rapisarda, le cui qualità hanno spesso rappresentato un fattore sostanziale nelle vittorie dei rossazzurri. Manca la quadra su una identitaria fisionomia di squadra, un elemento su cui si potrà e si dovrà riflettere.

Però, altrettanto fondamentale, non occorre sfociare nel bieco e cieco disfattismo. L’equilibrio è la virtù dei vincenti, nella sommatoria (arrivata a 16 incontri di campionato) una sconfitta e una striscia utile di 15 risultati, qualcosa vorrà dire. La pausa natalizia arriva nel momento giusto per azzerare e ripartire, trovando la forma ideale, persa in maniera non del tutto comprensibile dopo il convincente successo sul Paternò, ormai troppe giornate fa.

Al tempo stesso sarà necessario lavorare anche in chiave mercato, soprattutto sugli under, visti i diversi infortuni che hanno caratterizzato la stagione di alcuni giovani. La “guerra” per la conquista del professionismo continua e non è ancora chiusa.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***