STAMPA LOCALE – Patanè: “Catania, i tifosi si rendono conto della serietà del progetto. Linearità, compostezza e stile”

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Angelo Patanè

Riportiamo un estratto dell’intervento di Angelo Patanè, telecronista delle partite del Catania, nei giorni scorsi a ‘Corner’, su Telecolor, con vari spunti di riflessione emersi nel corso della trasmissione.

“Il pubblico di Catania sta reagendo a specchio con quella che è la dirigenza del Catania. Una dirigenza che è divenuta una reale, concreta dirigenza. Chiuso un capitolo infausto della storia calcistica rossazzurra che aveva allontanato il pubblico di Catania, questa società si propone con dirigenti concreti. La gente di Catania ha reagito sulla fiducia dall’inizio, con più di 11mila abbonamenti sottoscritti e l’acquisto dei biglietti. La città sta portando avanti progetti importanti attraverso questa dirigenza. C’è stato domenica scorsa un incontro tra le forze istituzionali di Catania, il Presidente Pelligra e la dirigenza rossazzurra durato oltre un’ora e mezza dopo la partita. I tifosi si stanno rendendo conto di quanto sia serio il progetto del Catania”.     

“Il futuro di Chiarella? Sono convinto che Chiarella abbia radicato nella sua percorrenza la volontà di restare a Catania, ovviamente dovrà assecondare le scelte della società e del Pescara (in virtù dell’accordo tra gentiluomini dei due club che riparleranno a fine stagione nonostante il giocatore sia di proprietà dei rossazzurri, ndr). Se dovesse dire l’ultima parola, con ogni probabilità Chiarella resterebbe molto ma molto volentieri a Catania”.

“A volte ci innamoriamo dell’estetica dimenticando i contenuti, il sentimento di questo Catania – ancora Patanè – Domenica la dirigenza ha dato un segnale fortissimo a tutta la squadra perchè l’idea di utilizzare un 2004 come Groaz – che aveva giocato una sola partita in precedenza – in assenza di un leader difensivo come Lorenzini e con diversi calciatori non al meglio delle condizioni fisiche, avrebbe indotto in tentazione qualunque società ad adulcorare i dettati che avevano indotto Grella e la dirigenza a mettere fuori un 2004 di autentico valore come Vitale. E’ stato dato un segnale forte, che i tifosi del Catania non possono non ammirare. Scelta di linearità, compostezza e stile. La dirigenza ha preteso di avere una linea di condotta intelligibile per i giovani e per chi più giovane non è, com’è stato anche per Jefferson nel girone d’andata”.

A proposito del San Luca, prossimo avversario: “Probabilmente il Catania troverà una squadra che si chiuderà, a differenza del Ragusa che ha rifiutato di erigere barricate ed è una compagine capace di esprimere un calcio propositivo. Sarà il banco di prova anche di Ferraro perchè ha trovato un centrocampo diverso rispetto a quello che lui ha eletto come il migliore per tutto il girone d’andata. E’ irrinunciabile in questo momento Lodi insieme a Palermo nel contesto di un centrocampo molto muscolare e intelligente. Bisognerà capire quale sacrificio farà, il tecnico, rispetto alla formazione precedente. Potrebbe ritenere di propore lo stesso centrocampo e sistema di gioco con Castellini che, tra gli Under, è il giocatore-simbolo di questa squadra”.

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