FERRARO: “Questa maglia ce la sentiamo addosso. E’ cambiata la testa. Ora dieci finali”

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Lungo intervento dell’allenatore rossazzurro Giovanni Ferraro in sala stampa, al “Massimino”, alla vigilia di Catania-Paternò. Vari temi commentati dal tecnico di Vico Equense, il quale non ammette distrazioni in questo rush finale. Ecco le dichiarazioni riprese:

Michele Somma in settimana ha lavorato a parte, tra oggi e domani valuteremo con lo staff medico se potrà scendere in campo domenica. Eventualmente le soluzioni non mancano. Può giocare Castellini centrale, oppure Rapisarda o Rizzo. Nella testa questi calciatori possono ricoprire diversi ruoli e con l’applicazione riusciamo a sopperire a qualsiasi cosa. Anche se cambiassi qualche pedina nell’undici di partenza, non muterebbe nulla nella sostanza perché ormai la squadra ha acquisito la consapevolezza del risultato e dell’obiettivo da raggiungere. L’intero collettivo ha cambiato la testa, vede l’obiettivo più vicino. Non mi spaventa oggi l’eventuale mancanza di un giocatore. Senza Vitale, ad esempio, abbiamo schierato un centrocampo over facendo ugualmente bene, solo un collettivo unito ha prodotto i risultati attuali, con tanti giocatori diversi andati a rete”.    

Litteri? Troverà il suo spazio perchè ha una storia importante, è molto legato alla maglia del Catania, lo vedo in allenamento con una gamba diversa. Da un mese e mezzo si allena costantemente con il gruppo. Jefferson? Si allena da una settimana con la squadra ed è disponibile per una eventuale convocazione. Gli attaccanti stanno facendo bene tutti, mi focalizzo sul gruppo del Catania”.

“La gara di Locri è stata forse la più semplice da preparare, essendo una partita di cartello. Da oggi però inizia un nuovo campionato per il Catania, che dovrà giocare con ancora più concentrazione e applicazione. Sarebbe un errore pensare che dopo Locri il campionato sia finito. Mancano ancora 10 finali e bisogna ottenere più vittorie possibili. Dal martedì al sabato scendiamo in campo per questo, raccogliendo la domenica i frutti del lavoro settimanale. I ragazzi danno sempre il massimo e non vedono l’ora di scendere in campo, avranno tutti il loro spazio da qui alla fine del campionato perchè siamo un gruppo. Rappresentiamo il Catania e non deve mai mancare nella nostra testa la voglia di vincere”.    

Il Paternò sta facendo abbastanza bene da quando è subentrato il nuovo allenatore, come dimostra il ruolino di marcia delle ultime partite. Adesso è una squadra aggressiva, il Paternò vuole dire la sua fino alla fine e cercherà di portare a casa un risultato positivo. Abbiamo grande rispetto per loro, è un derby, il nuovo allenatore ha cambiato un pò la mentalità della squadra. Bisogna stare attenti. Continuiamo il lavoro fatto finora. Alleno un gruppo di ragazzi fantastici che vogliono dare un ulteriore messaggio alla città e al Catania ripagando nel migliore dei modi la fiducia anche in queste ultime 10 gare, che sono quelle che contano in tutti i campionati. Poi, a fine stagione, vedremo quanti punti avrà conquistato il Catania. Ci mancano 4-5 vittorie per consolidare il primato”.          

“Società rinnovata, staff e squadra idem con molti giocatori che non conoscevano la categoria. Nel tempo si è sviluppata una grande sinergia e la portiamo in campo. Se vinceremo il campionato, lo faremo perché è stata allestita una rosa ampia, esperta e composta da tanti giocatori di categoria superiore. Ma questi risultati non sarebbero stati possibili senza il lavoro dei ragazzi, chi ha giocato di più e chi meno. Ringrazio questo gruppo di calciatori perchè non è facile assicurare ogni settimana tanta abnegazione. Tutti i giorni, in allenamento, vedo la giusta spinta sulle gambe. Ribadisco sempre di avere a disposizione una rosa di soli titolari. Abbiamo tante scelte in attacco perché i campionati si vincono soprattutto con i gol degli attaccanti e tante soluzioni offensive”.

“Quando hai in organico gente come Lodi, Rapisarda, Rizzo e De Luca, è normale che i giovani rossazzurri, lavorando con questi professionisti, abbiano un cambio di mentalità importante per il presente ma anche per la crescita futura. La vera fortuna del Catania è rappresentata dall’intensità degli allenamenti. I ragazzi ci mettono cuore, grande impegno e professionalità. Questa maglia ce la sentiamo addosso, tutti, abbiamo un grande senso di appartenenza. La sosta ci ha fatto bene. Tutte le squadre hanno un periodo di assestamento, noi prima del Trapani abbiamo avuto 4-5 partite in cui eravamo un po’ appesantiti dal punto di vista fisico e mentale. Si è lavorato bene, capendo che avremmo dovuto accelerare nel girone di ritorno per consolidare il primato al più presto”.         

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