L’EDITORIALE – Liberazione rossazzurra, Catania guarda alla Serie C

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foto Catania SSD

Il Catania sta già pensando alla Serie C, intanto è tornato a vincere sul campo del Real Aversa per 3-1. Programmazione iniziata già da qualche tempo, ma adesso – con l’arrivo di Ross Pelligra in Sicilia – entrata nel vivo con riunioni e valutazioni su più fronti. Vanno prese decisioni mirate per il futuro.

Una liberazione, il collegamento con la data del 25 aprile (il cui reale valore certamente supera di molto quello della metafora calcistica qui citata), per una città intera: il termine programmazione negli ultimi tempi era diventato una chimera alle falde dell’Etna, un vocabolo bandito per tutta la tifoseria.

Oggi sembra passata un’eternità da quei giorni tanto tristi e negativi. Il nuovo progetto rossazzurro è cominciato col piede giusto. Pelligra è a Catania per intavolare dialoghi importanti con istituzioni e dirigenti, ma anche per stabilire budget e primi interventi per permettere alla governance quotidianamente al lavoro per il club di agire con i primi movimenti per provare a ragionare in chiave di un nuovo salto di categoria con direzione cadetteria.

La squadra sa bene di dover sfoderare fino in fondo prestazioni di livello per convincere tanto la dirigenza quanto la piazza di essere (per la maggioranza degli interpreti) degni di una riconferma tra i professionisti.

Nota stonata di ieri, l’infortunio di Chiarella, per cui si attende ancora di conoscere l’entità del problema muscolare accusato alla coscia. Notizia lieta, invece, il buon ingresso in campo di De Respinis, capace di spaccare la gara in due e condurre i suoi alla vittoria con un cambio di passo decisivo del reparto offensivo.

Gerarchie assodate e ultime chance da giocare per restare a Catania. Di sfondo, la grande festa prevista per il prossimo 30 aprile.

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