L’EDITORIALE – Meravigliosamente Catania

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Meravigliosamente Catania. Ieri l’emozionante festa promozione con premio e vittoria per i rossazzurri davanti ad un pubblico emozionato e soddisfatto. Oltre ventimila persone hanno cantato a squarciagola per la squadra, sostenendo la proprietà rappresentata da Ross Pelligra e tutto l’assetto dirigenziale. Catania è tornata sul gradino più basso del professionismo italiano, un palcoscenico – anche quello – da abbandonare al più presto: perché Catania ha fame, ormai è evidente, di tornare dov’e stata molto bene per tanti anni. In Serie A.

La bramosia della piazza è la stessa di quella di Vincenzo Grella, ieri soddisfatto per l’epilogo della propria prima stagione alle falde dell’Etna ma già determinato ad impostare la prossima per ottenere altri risultati importanti. Questo famelico desiderio di riscatto e imposizione altro non fa che cementificare i rapporti tra le componenti che vivono attorno al Catania.

Sul campo un’altra vittoria, desiderata e meritata. Questo è ciò che distingue una squadra già sazia da una che ha ancora stimoli di rivalsa e, soprattutto motivazioni da vendere in prospettiva di una riconferma tra i professionisti. Il 2-0 maturato al “Massimino” è l’ennesima prova di forza della squadra allenata da un grande Giovanni Ferraro, cresciuto tantissimo in questa sua esperienza Siciliana. La coreografia e i giochi di luce proposti dalle curve in festa hanno infine dato alla serata una copertina difficile da dimenticare.

Per tanti ragazzini nati dopo le imprese delle promozioni e delle salvezze epiche in massima serie, quella di ieri è la prima serata impressa nel cuore da tifoso catanese. Un aspetto che rende ancora più prezioso quanto fatto quest’anno. Adesso è tempo però di archiviare i festeggiamenti e produrre uno sforzo maggiore per andare a prendere d’assalto anche la terza serie. Con questa proprietà l’impresa è… Possibile.

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