GRELLA: “Sarà un Catania molto competitivo. Pelligra, il cuore ed il coraggio di un leone. Voglio una squadra con la stessa passione della città” 

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foto Catania SSD

Un paio di settimane fa Sicilia24 Focus ha realizzato uno speciale dedicato alla vittoria del campionato di Serie D ad opera del Catania. Spazio anche ad alcun dichiarazioni rilasciate dal vice presidente rossazzurro Vincenzo Grella. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Le difficoltà ci saranno sempre e noi dobbiamo continuare a proporre cose che per noi sono importanti. Cose che rispecchino bene la gente e questa città, perchè comunque il club resta sempre della città. Quando sono arrivato a Catania ho capito che senza un pallone non si poteva fare calcio. Ho compreso che in primis bisogna fare tutto il necessario per giocare a calcio, tutto il resto arriverà un pò più avanti”.

“Sapevo fin da subito della validità e mentalità dei giocatori, delle loro potenzialità, ma il Catania faceva fatica ad assemblarsi come squadra. Avevamo solo bisogno di un pò di tempo. Per me è stata una bella esperienza vincere, ma non ero tanto contento di non convincere all’inizio perchè la mia idea di Catania era diversa, come gioco e modo di fare. C’è stato un periodo in cui cercavo di capire il perchè di certe difficoltà insieme allo staff. Va tenuto a mente che le sfide future del club saranno sempre più impegnative, è importante però far vedere alla gente che noi vogliamo vincere e farlo in un certo modo, rispecchiando la la città. Questa passione della città voglio vederla sempre nella mia squadra, almeno nelle intenzioni. Poi si può anche perdere, ma mai perdere l’identità e le idee che vogliamo portare avanti”.

“Pelligra è un uomo con il cuore ed il coraggio di un leone. Il coraggio che ha avuto per intraprendere questo progetto è stato incredibile. Vedere la sua felicità nell’ambito di questo progetto ti riempie d’orgoglio perchè ricordi quel che che gli avevi detto 11 mesi prima, quando tanti advisor intorno a lui cercavano di deviarlo dal progetto Catania. In tanti avevano dubbi su questa prospettiva, sul potenziale di Catania”.

“Noi dobbiamo avere una società forte, non semplicemente una squadra forte. Questa è la teoria che vogliamo applicare. Allora vanno inserite delle figure che consentano al club di diventare sempre più forte ed efficiente, creando i meccanismi di un movimento sostenibile. In vista della prossima stagione faremo una squadra come quest’anno molto competitiva, vogliamo creare una squadra che piano piano aumenti il suo patrimonio facendo un distinguo tra giocatori che servono nel momento e ragazzi di prospettiva che porteranno avanti il movimento di questa identità necessaria ad avere un club sostenibile per il futuro”.

“Pensavo di trovare un pubblico importante, ma non così. I tifosi non smettono di meravigliarti con la loro passione, ho detto fin dal primo giorno che noi vogliamo parlare sulla base di quel che possiamo fare, non di sogni e cose che non possono realizzarsi. La gente è delusa da tanti anni di promesse non mantenute, non voglio entrare nei dettagli e neanche guardare dietro. Ma quel dietro ti fa capire forse cosa cerca la gente e cosa noi dobbiamo fare per coltivare questa passione. A volte preferiamo dire una parola in meno, non perchè le nostre idee non siano chiare – in realtà sono chiarissime – ma per proteggere i tifosi”.

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