SERIE C – Mastalli, figlio dell’ex Catania Ennio: “Ho tanto da dare ma ancora nessuna chiamata, aspetto…”

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Alessandro Mastalli

Ennio Mastalli ha lasciato un bel ricordo a Catania, totalizzando un centinaio di presenze in rossazzurro. Il figlio Alessandro, cresciuto nelle giovanili del Milan, ricopre lo stesso ruolo del padre. Negli anni è stato spesso accostato al Catania, ma non se n’è mai fatto nulla. Adesso il ragazzo classe 1996 è svincolato dopo avere indossato le casacche di Lugano, Avellino, Juve Stabia e Lucchese. In un’intervista concessa a tuttoc.com, confessa che non gli dispiacerebbe ripartire dal girone C di Serie C. Finora, a sorpresa, non ha ricevuto alcuna chiamata malgrado sia un giocatore di livello:

“La passione per il calcio è qualcosa che fa parte della nostra famiglia, mio padre è stato un ottimo giocatore e Bologna e Catania sono le due piazze nelle quali si è imposto di più. Io ho cercato di essere alla sua altezza e mi sono imposto al Sud – le parole di Mastalli -. Devo essere sincero: mi sarei aspettato una chiamata. Anzitutto da parte della Lucchese. Lì ho fatto bene, ho giocato tutte le partite, ho segnato 4 gol e mi sono messo a disposizione. Quando arrivi al primo di agosto, manca un mese alla chiusura del mercato e i vari ritiri sono quasi terminati è normale abbattersi e chiedersi come sia possibile essere ancora a casa. Credetemi, dal punto di vista psicologico non è facile. So, però, che non devo accantonare i miei sogni nel cassetto. Ho tanto da dare, vorrei giocare fino a 40 anni. Il calcio insegna che, nel bene o nel male, tutto può cambiare in un minuto. Sta a me farmi trovare pronto quando questa chiamata arriverà”.

“Mi farebbe piacere tornare a giocare nel girone C, un campionato che si preannuncia altamente competitivo e pieno di piazze storiche e calde. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di lottare sempre o per la vittoria diretta del campionato o per la qualificazione ai playoff. Farlo nel raggruppamento meridionale sarebbe uno stimolo in più, anche perchè lo conosco benissimo. Fisicamente mi sento pronto, lavoro quotidianamente e seguo un programma personalizzato. Gli infortuni sono alle spalle. Vedremo cosa mi riserverà il futuro”.

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