Il 14 settembre 1929 il Catania – assumendo la denominazione di “Società Sportiva Catania” – allenato da Giorgio Armari viene inserito nel girone A del campionato di Seconda Divisione Sud con squadre campane, calabresi ed il Peloro Messina. Oltre ad essere la prima società a portare il nome della città dell’Elefante (poi cambiato nel 1936 in “Associazione Fascista Calcio Catania”), fu anche la prima ad indossare i caratteristici colori rossazzurri ripresi dal gonfalone cittadino, e per questi motivi può essere considerata la vera antesignana dell’attuale Calcio Catania.
La squadra etnea nella sua prima stagione ufficiale disputa le partite interne sul Campo del Dopolavoro Ferroviario e chiude al nono e penultimo posto della classifica con 10 punti frutto di 4 vittorie, 2 pareggi e ben 12 sconfitte. In vetta Paganese e Reggina conquistano l’accesso al girone finale per la promozione, i calabresi riusciranno a vincere il titolo.
La stagione fa accumulare esperienza ai dirigenti etnei (con Santi Quasimodo Presidente, ndr) che si confrontano per la prima volta con i campionati ufficiali della Federazione, dopo le fugaci apparizioni dei primi anni venti. In seguito il club partecipò a campionati di Prima Divisione, B e C. Dopo la caduta del regime fascita venne sciolto e il 24 settembre 1946 venne fondata la nuova società, che, ripartita dalla Serie C, in tre anni tornò in Serie B.
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