E’ stata una festa, ieri sera, allo stadio “Angelo Massimino” malgrado la sconfitta casalinga riportata. “Grande cornice in uno stadio restaurato e più funzionale”, si legge nel quotidiano La Sicilia che aggiunge: “Il Catania che si riappropria della Serie C, come punto di partenza, provoca un esodo verso il Massimino che conferma il senso di appartenenza di un popolo che non vedeva l’ora”.
Il colpo d’occhio ĆØ davvero straordinario. Dalla Tribuna B si alza il primo messaggio d’amore: “Ci troverete qua vestiti di coerenza, questo fuoco arde perenne, lo chiamano appartenenza”. Al centro nella Sud campeggia: “Bentornati a casa, avanti ultras, avanti Catania”. La Nord sceglie āSold out nnammuratoā con un gioco di parole che resta impresso. I rioni sono tutti rappresentati con i ‘carusi’ tutti dietro il proprio vessillo storico. La partita comincia con un altro boato di speranza, appartenenza, sostegno e con l’inno ‘Siamo figli del vulcano’.
Ā āQuando segna Tribuzzi lo stadio non arretra, non spegne il volume del tifo, ma continua a sostenere fino alla fine. Il giro di campo finale dei rossazzurri ĆØ mesto, arriva l’incoraggiamento ma anche un invito a crederci, a combattere. La festa sarebbe stata perfetta con un successo, ma il Catania ĆØ ancora un cantiere aperto e bisognerĆ lavorare sodoā.
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