GRELLA: “Budget importante, circolano cifre non veritiere. Voglio un cambio di atteggiamento, anche il mister deve trovare soluzioni”

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foto Catania FC

Prima parte del lungo intervento di Vincenzo Grella nella conferenza stampa che si è tenuta alla vigilia di Brindisi-Catania. Queste le parole del vice presidente rossazzurro evidenziate:

“Capisco la delusione dei tifosi, che vivono la partita con grande calore, anche se questo a volte porta loro a pensare che quel risultato sia quasi come l’ultima spiaggia. Io riconosco di avere le mie responsabilità, ribadendo che il nostro progetto è importante e vogliamo portarlo avanti fino in fondo perché il sogno nostro è anche un vostro sogno. Io però ho sempre parlato di doppio rispetto, che porto in qualsiasi circostanza ed è anche giusto pretenderlo. Ma quando le persone vanno oltre e hanno il coraggio di contattare mio figlio di 11 anni, penso che lì abbiamo veramente toccato il fondo”.

L’obiettivo quest’anno è quello di scendere in campo con una squadra competitiva, in grado di arrivare nei primi 3 posti. Non riuscire nell’intento significherebbe non raggiungere l’obiettivo prefissato. il presidente ha messo a disposizione un budget che secondo me, anche confrontandomi con tante persone che ruotano nel calcio italiano, è un budget importante per centrare i nostri obiettivi. Un budget che abbiamo deciso di stanziare per la prima squadra e gli altri rami del club ed è un concetto che s’inserisce con il discorso legato alla sostenibilità. Creare un movimento sostenibile vuol dire investire oggi per creare le basi affinchè questo club abbia un futuro, nel modo giusto o sbagliato solo il tempo lo dirà. Oggi il presidente investe nella nostra società perché teniamo tantissimo al futuro del club, a fine anno Pelligra potrebbe anche decidere di assumere un altro dirigente al mio posto, ma non voglio approfittare della situazione spendendo più di quello che abbiamo per accontentare qualcuno che non conosce le dinamiche della costruzione di una squadra e la gestione di un club. Spero che questo messaggio non passi come presunzione, ma è solo una precisazione. Il presidente Pelligra ha un progetto ben chiaro e sa cosa vuole fare qui a Catania”.      

Per riportare Catania in alto dobbiamo vincere, e per vincere dobbiamo farlo tutti insieme. E’ giusto che ci sia la libertà di esprimere un proprio pensiero, dico no invece agli attacchi personali. Prima c’era un dialogo abbastanza corretto, onesto, professionale che è diventato nelle ultime 3-4 settimane qualcosa che fatico a descrivere. Questo lo vivo con un po’ di dispiacere perchè penso di essere sempre disponibile e trasparente un pò con tutti nei miei modi. Adesso leggo commenti imbarazzanti”.

Le sanzioni disciplinari all’interno del nostro club sono basati sui nostri valori. Questa società ha dei valori e pretende che chi lavora e indossa quella maglia o giacca con il nostro logo si comporti in un certo modo. C’è un primo avviso da parte nostra, non ci sarà un secondo avviso. Altrimenti viene richiesto di andare via. Non accetto chi non si comporta in linea con i nostri valori. Ci vuole rispetto per il prossimo, perchè chi viene qua e pensa di essere più grande di questo club durerà poco con noi. Rispetto e disciplina sono valori fondamentali”.     

“Ci sono stati errori dalla preparazione ad una lettura nel mettere insieme la squadra, me ne assumo le responsabilità. Erano tutte decisioni condivise ma io avevo l’ultima parola, so che questi errori ci faranno crescere. Quando uno commette un errore capisce quale sia l’origine e vede di intervenire, assumendosi anche in quel caso le responsabilità. E’ da almeno un mese che questa riflessione la facciamo, l’intervento da fare per me è molto chiaro e lo faremo. La preparazione atletica è stata fatta male, non attribuisco colpe alla struttura di Zafferana ma avrei sfidato avversari di altro livello, questo ci è mancato e me ne assumo la responsabilità. Abbiamo ragionato in maniera sbagliata su questo punto, la preparazione rappresenta un momento molto importante e secondo me non abbiamo fatto tutto quello che avremmo potuto per mettere squadra e mister nelle migliori condizioni di operare”.                        

“Centro sportivo? Serve un terreno disponibile, c’è un costo da prevedere per la realizzazione dell’infrastruttura e tutta una serie di passaggi necessari per un intervento di tale portata. Non so quanto tempo ci vorrà ma è qualcosa che fa parte del progetto, una volta individuato il terreno – ne ho visti 5/6 – e approvato il disegno. Nuovo stadio? Noi oggi abbiamo uno stadio bello dopo i lavori effettuati dal Comune, ci sono tante altre cose che vengono prima di realizzare un nuovo stadio. Io non penso che dopo 15 mesi ci si possa buttare a capofitto in un investimento così importante senza fare profonde riflessioni. Oggi siamo vicini ad avere una concessione dello stadio che secondo me ha un valore molto, molto importante. Avere la prima squadra, tutti i dirigenti e lo staff qua, sotto lo stesso tetto ogni giorno per confrontarci e aiutare chi lavora con noi diventa un grande vantaggio. Vorrei creare una magia in questo stadio. Nesima ha uno specifico interesse da parte del presidente ma il centro sportivo non è una cosa semplice, ci sono moltissime analisi da fare prima di spendere tanti soldi. A volte la voglia del presidente di riportare questo club subito in alto lo porta ad esprimersi in una certa maniera – io lo conosco bene – ma devo guardare bene ai conti del club e fare in modo che la società abbia una vita lunga, crescendo anche con le difficoltà che stiamo vivendo. Serve l’aiuto della città per venirne fuori, altrimenti faremmo grande fatica”.                  

Sono circolate cifre pari a circa 2 milioni di euro per il budget che abbiamo stanziato. Chi dice questo non conosce la realtà ed il valore dei calciatori. Se io spendessi 2 milioni e li dividessi per 25 calciatori, più o meno siamo sugli 80mila euro lordi, 40mila di netto. Ma basta guardare solo l’attacco per comprendere che le cifre non possono essere quelle. Evidentemente c’è un pò di cattiveria e poca conoscenza. Non voglio mancare di rispetto a chi ha fatto circolare questi numeri ma si è informato poco perchè è impossibile che il Catania spenda 2 milioni. Poi se abbiamo sbagliato l’acquisto di qualche calciatore è un altro discorso, ma i soldi stanziati per fare la squadra sono sufficienti per me. Il club deve diventare solido, avere il pensiero di avvicinarsi ad una parola che si chiama sostenibilità. Sono arrivate delle critiche perché abbiamo preso giocatori svincolati, ma io non conosco squadre di C che non prendano svincolati. Naturalmente gli ingaggi hanno un determinato costo, poi se abbiamo preso i calciatori giusti lo vedremo a fine corsa”.          

Ho iniziato a vivere l’allenamento in modo più intenso da un paio di settimane. Sono stato più presente, ho visto con i miei occhi tante cose che mi hanno fatto riflettere, ho parlato con chi dovevo parlare perchè quello che ho visto non va bene per. Ho dato anche l’opportunità di capire che i miei suggerimenti fossero costruttivi, perchè io voglio costruire qualcosa qui e per costruire serve tempo, ma il tempo non è per sempre. Ad un certo punto, o si capisce cosa fare per cambiare o non puoi andare avanti in questo progetto. Ho valutato e suggerito di cambiare, mi riferisco ad un cambio di atteggiamento. Perchè tanti atteggiamenti non mi piacciono. Non parlo di un passaggio sbagliato perché l’errore tecnico ci può stare, ma del linguaggio del corpo, della voglia di andarmi a prendere un risultato in tutti i modi, bello, brutto o cattivo che sia. Io vorrei vedere la mia squadra giocare bene, se non riesce a farlo deve andare a prendersi quello che è nostro, dunque ti devi allenare bene durante la settimana. Spero per loro che arrivino bene alla partita di Brindisi. E’ un’occasione per la squadra, il mister e lo staff per farmi vedere che vogliono cambiare la tendenza negativa. Nessuno può garantire il risultato ma la prestazione sì, l’atteggiamento sì. Io spero di vincere non a Brindisi ma sempre. Accetto esclusivamente la voglia di andare a Brindisi a vincere. Tabbiani l’ho visto giovedì sera e venerdì. il dialogo con lui è stato più intenso ultimamente perchè volevo lasciargli un po’ di spazio, dandogli il mio sostegno ma poi deve essere lui a trovare la strada della risposta, la soluzione. Sei il nostro trascinatore in campo, sta a te trovare soluzioni tattiche e caratteriali”.

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