VERSO CATANIA-BRINDISI: conosciamo meglio la squadra di Roselli

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Guardi la classifica e ti rendi conto che Catania e Brindisi sono distanti 11 lunghezze, con i pugliesi penultimi in classifica ed appena 14 punti incamerati su 20 gare disputate. Le 15 reti all’attivo e le ben 39 al passivo sono uno score tutt’altro che lusinghiero per i brindisini, che hanno raccolto sin qui 4 vittorie e 2 pareggi riportando 14 sconfitte in campionato. Sarebbe fin troppo facile etichettare il Brindisi come “squadra materasso”. La verità è che nessuna gara di questo torneo può essere sottovalutata.

Lo stesso Catania naviga inaspettatamente a metà classifica avendo riportato risultati ben al di sotto delle aspettative. Il fanalino di coda Monterosi è riuscito a strappare un punto dalla trasferta di Castellammare di Stabia, segnando due gol nei minuti di recupero la scorsa settimana. E’ un campionato che nasconde sempre mille insidie e dove il rischio d’incappare in brutte figure è dietro l’angolo. Guai, pertanto, a prendere sotto gamba la gara in questione.

Il Brindisi, peraltro, dalla riapertura del calciomercato ha effettuato qualche cambiamento in rosa perdendo giocatori importanti come Galano, Albertini e Bizzotto ma mettendo dentro l’esperta punta Vantaggiato, i terzini Calderoni e Falbo, l’attaccante Marcello Trotta, profili sulla carta importanti per una compagine che insegue la salvezza. I pugliesi sono un cantiere aperto in questa fase, aumentano le incognite perché non si conosce esattamente cosa cambierà all’interno del sistema di gioco brindisino ed in termini di atteggiamento.

Sulla base di quanto evidenziato finora, il Brindisi allenato dal 66enne Giorgio Roselli (che da un mese e mezzo ha preso il posto in panchina dell’ex centrocampista del Catania Ciro Danucci) gioca prevalentemente con la linea difensiva a tre (Danucci invece praticava spesso il 4-2-3-1), sviluppando una filosofia di squadra attendista, che cerca equilibrio tra i reparti e prova a pungere attraverso le ripartenze. E sappiamo bene quanto questo genere di avversari abbiano creato problemi, finora, al Catania faticando tanto, gli etnei, a trovare spazi negli ultimi metri al cospetto di squadre chiuse.

I rossazzurri proveranno a sfruttare le amnesie difensive di una squadra che registra la peggiore difesa del girone C per numero di gol incassati ed un attacco che segna con il contagocce, ma vanta pur sempre in organico la presenza di giocatori che possono creare fastidi là davanti come Ganz e Bunino, oltre quelli sopra citati. Attenzione e concentrazione non dovranno venire meno contro un Brindisi che lotterà fino in fondo per cercare di strappare punti salvezza, difendendo la C dopo averla faticosamente riconquistata a distanza di 33 anni.

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