LA VECCHIA: “Società forte, pecca d’inesperienza. Lucarelli, squadra da amalgamare ma non è un mago”

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Intervento di Tino La Vecchia (tifoso del Catania, scrittore ed opinionista) nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’ a Globus Television, dopo la sconfitta di Picerno. Riportiamo alcune delle dichiarazioni più significative:

“Sul calciomercato avrei optato per 4 calciatori ma efficienti, rispetto all’acquisizione di 12 giocatori molti dei quali fermi da tempo. il mercato del Catania e di tantissime squadre è sembrato uno scambio di figurine. Non so quante squadre hanno preso giocatori funzionali al loro gioco, compreso il Catania. la società la difenderei a spada tratta, l’unico neo – non rappresenta una colpa – è quello di peccare d’inesperienza ma la società ha fatto sforzi enormi ed il ruolino di marcia del Catania di Lucarelli finora è mediocre, come confermano i numeri, che sono spietati”.   

“A Picerno il Catania avrebbe anche meritato il pari in una partita non spettacolare, ma sarebbe stato un pareggio casuale, non nato da un’azione ben manovrata. Da questo punto di vista Lucarelli è costretto a continuare a fare l’apprendista stregone perchè 12 sono andati via, 12 sono arrivati. Non si può amalgamare la squadra subito. Antichi problemi per il Catania, tanto era e tanto è malgrado volti differenti. Rispetto alla gestione Tabbiani, Lucarelli ha l’attenuante che sta cercando disperatamente di amalgamare la squadra ma non è mai stato un mago”.

“I successi si ottengono attraverso la società – che in questo caso è forte e ben intenzionata -, il pubblico – che non ha nulla da invidiare a squadre di Serie A – e poi lo spogliatoio, dove non mi sembra che si sia trovato effettivamente un ambiente ideale tra giocatori che partono e arrivano. Sembra un porto di mare. Poi c’è la componente esterna, cioè i rapporti con la stampa. Certe dichiarazioni vanno evitate perché innescano polemiche, c’è bisogno di serenità”.

“A me il Catania di Picerno non è dispiaciuto del tutto, mentre mi è dispiaciuto molto quello di Foggia che si è fatto chiudere per un tempo in area da una squadra in coma profondo. Le ambizioni del Catania non sono quelle di una salvezza tranquilla. Situazione non bella, la piazza è esigente, Lucarelli lo sapeva ed è anomalo che abbia accettato anche il ruolo di direttore sportivo tra le righe”.

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