Tra le note stonate del Catania trova posto la prova opaca fornita da Kaleb Jimenez in occasione della gara d’andata del primo turno nazionale dei playoff. Il giocatore classe 2002, ultimamente, non riesce ad alzare i giri del motore. Al cospetto del Pescara è stato richiamato in panchina da mister Toscano all’intervallo del match, venendo sostituito con Dalmonte nel tentativo di aprire gli spazi e creare densità numerica in area di rigore.
Ai fini della costruzione della manovra, Jimenez non può che essere uno degli uomini più attesi, il “faro” della squadra. Si tratta di quel tipo di giocatore capace di illuminare il gioco attraverso la tecnica e la qualità del palleggio. Il fantasista italo-spagnolo sta viaggiando però a corrente alternata in questa fase, tant’è che mister Toscano ha tenuto a rimarcare in conferenza il concetto di gioco collettivo e la lucidità del singolo nel determinare positivamente le sorti della squadra.
Il raggiungimento dell’obiettivo passa attraverso l’efficacia con cui singoli elementi agiscono in relazione a un meccanismo collettivo. Questa è l’essenza del gioco di squadra: il modo con cui le pedine agiscono all’interno di uno scacchiere tattico. In una situazione da “dentro o fuori” si attende che uno dei giocatori tecnicamente più dotati vesta i panni del trascinatore. Mister Toscano chiede il salto di qualità nel momento decisivo per provare a ribaltare la situazione di svantaggio in cui si trova il Catania.
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