L’allenatore del Cosenza Antonio Buscè, in sala stampa, fa il punto della situazione in casa rossoblu quando si avvicina il confronto interno con il Catania. Ecco quanto evidenziato:
“Il Catania è una squadra costruita per vincere, non bisogna nascondersi dietro un dito. Vanno dette le cose in maniera trasparente, il Catania è stato costruito per arrivare primo, senza se e senza ma. Per fare un campionato da protagonista. Per come la vedo io e per come la vedono gli addetti ai lavori è una squadra che a marzo/inizio aprile vuole chiudere i conti, vuole andare in Serie B. Senza altri discorsi. Basta vedere anche l’acquisto di Caturano a completamento del reparto avanzato. Non mi meraviglia l’avvio di campionato del Catania. Le idee e gli obiettivi del Catania sono chiari, lo dimostrano i numeri attuali, che sono all’altezza di chi vuole fare un torneo a vincere. Stop”.
“Il fatto che tanti giocatori siano rimasti a Cosenza con convinzione per me rappresenta una grande vittoria. Qui ho trovato una situazione tosta. Io ed il mio staff abbiamo effettuato un lavoro molto difficile ma siamo arrivati a giocarci le prime gare con delle corazzate a viso aperto. Contro la Salernitana abbiamo perso immeritatamente, con un torto arbitrale enorme. Abbiamo creato compattezza, questo rappresenta un primo tassello importante“.
“Io posso solo confrontarmi con la società per dare delle mie idee in chiave mercato, ma non me ne occupo io. Personalmente devo pensare a dedicare tempo a chi ho a disposizione. Noi arriviamo a questa partita con entusiasmo, pregi e difetti. Sui difetti bisogna lavorarci di più perchè vanno limati o eliminati per migliorarci. Per quanto riguarda i pregi dobbiamo continuare a fare ciò che porta dei vantaggi. Questo gruppo ha trovato unione d’intenti, ed è fondamentale per creare una mentalità. Giocando con cattiveria, fame. Io mi metto in gioco sempre, con la passione dentro”.
“I nostri tifosi sono un valore aggiunto, la vicinanza della tifoseria per una squadra è importante. I tifosi rossoblu erano in tanti a Crotone, in occasione di un derby, la situazione sarà anomala domani. La mia speranza è di vedere una compattezza nell’ambiente. L’unica medicina che conosco è portare entusiasmo con qualche risultato positivo e far vedere a tutti che ogni singolo ragazzo suda la maglia e ci tiene a far parte di questa rosa, avvicinando alla squadra più tifosi possibili con prestazioni e risultati importanti“.
“Abbiamo avuto qualche acciacco per la fatica del match di Crotone ma i giocatori dovrebbero essere tutti a disposizione tranne Garritano, che deve scontare un turno di squalifica. Dobbiamo giocare con coraggio, senza presunzione. Il troppo storpia, ricercando il miglioramento. Nel momento in cui si pensa di non poter migliorare più scatta la presunzione, questo non ci deve appartenere. Dobbiamo lavorare sempre allineati, capendo gli errori commessi e sfruttando le nostre capacità. Avanti con umiltà, cercando di fare il meglio possibile, dando il massimo di quello che possiamo dare. Ai ragazzi dico di non porsi limiti, giocando ogni partita come fosse una finale di Champions, concentrandoci poi sulla successiva. Dobbiamo cercare di fare un buon lavoro. Dire oggi dove possiamo arrivare è un pò azzardato. Chi vivrà vedrà”.
“Difesa a tre oppure a quattro col Catania? La difesa a tre l’ho fatta lo scorso anno a Rimini perchè avevo giocatori con caratteristiche che non erano funzionali alla difesa a quattro, mi sono dovuto adattare. Io ho giocato sempre con una linea difensiva a quattro. Ora vedo che possiamo reggere tranquillamente questa disposizione tattica in difesa ed il mio compito è quello di far esprimere i ragazzi sfruttando al meglio le loro caratteristiche”.
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