Precisa, però, che non sarà semplice raggiungere la Juve Stabia
Fabio Rossitto, ex giocatore di Udinese, Napoli e Fiorentina, dal 2009 allenatore, parla delle prime della classe nel girone C di Serie C. Ecco quanto evidenziato da tuttoc.com:
“Dal Catania mi aspetto qualcosa di importante, ma le Vespe hanno fatto un girone di andata clamoroso: potranno magari sbagliare qualche gara, ma riprenderle sarà davvero dura. Rende e Catanzaro faranno sicuramente qualcosa in più, ma mi incuriosisce molto vedere l’evolversi della situazione della Reggina, la nuova società ha riportato entusiasmo e qualcosa di importante farà”.
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Juve Stabia pronta a pensare di partita in partita
C’è un primo posto da difendere per la Juve Stabia. Ne parla il Direttore Generale delle Vespe Clemente Filippi ai microfoni di tuttoc.com:
“A noi non ha prescritto il medico di vincere il campionato, la responsabilità la hanno probabilmente quelle squadre che dovevano stravincere il torneo e hanno invece trovato una Juve Stabia che ha fatto un ottimo girone di andata. Ma noi questa prima parte di stagione l’abbiamo già archiviata, non guardiamo la classifica perché è ancora transitoria e fittizia, e pensiamo di partita in partita: ci siamo sempre goduti il momento, cancellandolo però subito, per concentrarci in immediato sullo step successivo. E sarà ancora così”.
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Il consigliere comunale siracusano Michele Buonomo ha scritto al Prefetto di Siracusa in vista del match di domenica pomeriggio al “Nicola De Simone”:
“È ben nota la rivalità che precede quest’incontro ogni qualvolta si svolge. Sono del parere che lo sport debba percorrere autostrade della giovialita’ all’ insegna delle famiglie allo stadio con i propri bimbi. Mi piace pensare a un domani, anche immediato, con entrambe le tifoserie votate al semplice scambio di sfotto’. Proprio dai supporters è partito, in varie circostanze, un grande senso di nobiltà d’animo. Vedi terremoto sull’Etna e ahimè la dipartita di noti personaggi delle reciproche tifoserie. Ma non bisogna usare la logica di 2 pesi e 2 misure“.
“Apprendo da un quotidiano regionale delle speranze nutrite dalla tifoseria catanese. Nella gara di andata è stato imposto il divieto ai sostenitori azzurri di recarsi nella vicina Catania. Si perseguano dunque stesse identiche misure per il derby di questa domenica. Non mettendo a rischio, in termini di sicurezza e ordine pubblico, la zona che ruota attorno allo stadio. E s’intraprenda invece un percorso immediato verso la riapertura del Settore N della Gradinata Imbesi. Valutando altre riorganizzazioni in termini di sicurezza”.
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“Sarno sta trattando con diversi club, ci siamo messi a disposizione e sì, anche in questo caso non appena sarà trovata la più indicata soluzione lo lasceremo partire. Massima disponibilità per ogni alternativa”. Così, ai microfoni di tuttoc.com, il Direttore Generale del Padova Giorgio Zamuner sul futuro di Vincenzo Sarno, attaccante a cui è molto interessato il Catania ma che non ha trovato l’accordo per il trasferimento in rossoazzurro.
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Niente da fare. Non si sblocca l’operazione d’acquisto di Vincenzo Sarno. Non basta l’ok del Padova, l’attaccante continua a chiedere cifre spropositate per le casse societarie del Catania. Inoltre con il passare del tempo la concorrenza aumenta rendendo tutto più difficile. Spicca soprattutto l’inserimento del ricco ed ambizioso Monza. Il club rossoazzurro è, pertanto, costretto a valutare tutte le alternative. In cima alla lista rimane Yves Baraye (Parma), fratello del terzino Joel, ma si valutano anche altri profili.
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Il ragazzo era stato espressamente richiesto da mister Pagana
Poteva essere un giocatore del Siracusa, Kalifa Manneh. Ricorderete le sirene di mercato estive che hanno riguardato l’esterno sinistro gambiano che, quest’anno, ha firmato il suo primo contratto professionistico. Tra le società di Serie C interessate ad assicurarsi il diritto alle prestazioni sportive del ragazzo classe 1998 in questi mesi c’era anche il club aretuseo. Lo aveva espressamente richiesto alla dirigenza l’allenatore Giuseppe Pagana, poi dimessosi. Il Catania, però, ha deciso di tenersi stretto Manneh che, pian pianino, si sta ritagliando uno spazio sempre più importante all’interno della rosa a disposizione di Andrea Sottil.
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Davide Baiocco verso l’impegno del Catania a Siracusa
La Juve Stabia va a mille, ma meglio concentrare ogni attenzione sui propri sforzi. Ne è convinto l’ex centrocampista di Catania e Siracusa Davide Baiocco che, intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, parla di questo ed altro in vista del match di domenica pomeriggio al “De Simone”:
Catania secondo a -9 dalla Juve Stabia capolista, cos’è mancato secondo te agli etnei finora?
“Riprende il campionato del Catania dopo la sosta. Non è il massimo fermarsi a lungo per ogni tipo d’attività svolta. Non è mai semplice poi ripartire subito, però il Catania rispetto alle altre squadre ha consumato un pochino di più quindi credo che la sosta si sia rivelata utile. Sicuramente ha permesso alla squadra di lavorare su tanti aspetti. Il Catania sta facendo un campionato importante, lo dice la classifica al di là degli alti e bassi che hanno tutti. La Juve Stabia ha un rendimento incredibile, le altre compagini stanno disputando comunque un torneo di spessore. Il Catania è in linea con gli obiettivi, vedo una crescita costante e bisogna essere fiduciosi”.
Prima o poi anche la Juve Stabia osserverà un calo, non credi?
“Ho capito una cosa fondamentale attraverso il nuovo percorso che sto seguendo. Ci sono alcuni aspetti nella vita che vanno al di fuori del nostro controllo. Se la Juve Stabia andrà piano, forte, a ritmo alternato è qualcosa che noi non sappiamo ma una cosa la si può controllare senza indugio. Andare forti noi. Il Catania, quindi, farebbe bene a non prestare attenzione all’andamento delle altre squadre concentrandosi esclusivamente sulle proprie abilità. Tutto il resto è solo perdita di energia inutile”.
Quanto può essere importante il calciomercato di gennaio per effettuare il salto di qualità?
“Non so se la Juve Stabia prenderà giocatori che faranno la differenza. Tutte le scelte si fanno per migliorare. Le Vespe potrebbero anche benissimo restare così perchè sono una squadra comunque forte. Personalmente non mi farei condizionare dal mercato di gennaio. A me non piace tanto. Sulla carta potrebbe essere un valore aggiunto, poi bisogna vedere se i giocatori che prendi sono adatti alla squadra, se si integrano. Soprattutto in un complesso di squadra già di qualità, vedi Juve Stabia e Catania”.
Quale aspetto andrebbe curato in casa Catania per andare all’assalto del primo posto?
“Ho tantissimo rispetto del lavoro che fanno i miei ex compagni di squadra e tecnici. Sarebbe veramente da presuntuosi commentare da esterno. L’obiettivo si può raggiungere in tanti modi. Sicuramente non è che si veda un gioco spettacolare in Lega Pro. Il Catanzaro a fasi alterne ha fatto vedere una continuità in questi termini. Se abbini i risultati al gioco sarebbe bello. C’è chi preferisce essere brutto e vincere. Io preferisco provare ad essere bello sempre perchè la ritengo la strada più facilmente percorribile per arrivare ai risultati. Poi bisogna vedere quali sono le idee della società. Il Catania ha una rosa importante, credo che sia un potenziale obiettivo il miglioramento sul piano del gioco. La Juve Stabia, invece, ha proseguito un progetto tecnico iniziato negli anni passati. Sulla falsa riga hanno integrato dei giocatori utili per la tipologia di calcio di Caserta, senza rivoluzionare la squadra. Questo è un vantaggio importante”.
Hai parlato di Caserta. Lui e Sottil potranno dire la loro anche in categorie superiori?
“Sì, ne sono convinto. Fabio non l’ho visto lavorare ma i risultati ottenuti mi piacciono, ci siamo sentiti poco tempo fa. Conosco Andrea perchè abbiamo lavorato insieme. C’è la voglia di mettere in prima fila il gioco. Però per arrivare a certe categorie e livelli non basta solo la tecnica e la tattica. C’è bisogno di crescita a livello personale, capacità relazionali, gestione delle emozioni. Questo insieme di cose fa la differenza. Sono molto bravi, non devono trascurare questi aspetti che completano il salto di qualità”.
Veniamo a Siracusa-Catania. Entrambe le squadre arrivano al match di domenica in condizioni diverse, che partita ti aspetti?
“Sicuramente il Siracusa non attraversa un buon momento. Non iniziare la stagione con un’idea precisa e stravolgere in corso, secondo me non porta mai lontani. Però la rosa del Siracusa è di rilievo, in una gara del genere la differenza di valori non viene mai rispettata a fondo. Sottil è un ex, il Siracusa ha giocatori importanti come Catania che possono sbloccare la gara in qualsiasi situazione. I rossoazzurri non dovranno farsi illudere dalla classifica del Siracusa. Il Catania ha tante risorse ma gli aretusei nonostante le difficoltà hanno un organico di tutto rispetto. Il Siracusa deve pensare a crescere come squadra. In campo si gioca 11 contro 11, chi ha più sicurezza tecnico-mentale vince. Vedendo l’andamento delle due squadre non ci sarebbe partita, invece bisogna fare attenzione. Il Siracusa vanta una dirigenza esperta, in primis una figura come Laneri. Sia gli azzurri che il Catania sono guidati da dirigenti che possono raggiungere i relativi obiettivi, che sono differenti ma comunque importanti tenendo alto il calcio siciliano”.
Quanto ti manca il calcio, Davide?
“Da un anno quasi mi sono allontanato. C’è da fare un grande esame di coscienza e capire che qualcosa va cambiato. Il calcio non mi manca perchè ho trovato un’attività che appaga tantissimo i miei desideri, i miei sogni. Aiuto le persone a farle crescere. Forse è per questo che non mi manca così tanto il calcio. La crescita personale rimane fine a se stessa, invece potere aiutare gli altri è una delle più belle cose che ci possa essere”.
Si ringrazia Davide Baiocco per la gentile concessione dell’intervista
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Il cartellino di Michael Liguori appartiene al Pescara
Detto del vicino ingaggio dell’attaccante Michael Liguori, ora in forza al Notaresco (Serie D) con cui ha realizzato finora quattro gol e cinque assist, aggiungiamo due particolari. Il primo, riferito al fatto che in realtà il club proprietario del cartellino è il Pescara che lo aveva girato in prestito in estate. Secondo, nei giorni scorsi sembrava vicino il passaggio del promettente esterno offensivo all’Avellino ma il giocatore preferisce Catania. Il ragazzo è un Under di valore, classe 1999 come un altro componente della Prima Squadra rossoazzurra, il terzo portiere Damiano Fabiani.
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Maurizio Pellegrino commenta le dichiarazioni di Giampiero Mughini
Stanno facendo discutere le recenti parole dell’opinionista catanese Giampiero Mughini che ha menzionato il Catania. L’ex rossoazzurro Maurizio Pellegrino le commenta in questi termini, via Facebook:
“Caro Mughini, non ho ancora capito il tuo ruolo o ciò che rappresenti, non ho ancora capito neanche che lavoro fai, continuo ancora a chiedermi per quanto tempo continuerai a fare opinione grazie a chi ancora ha il coraggio di invitarti, ma un minimo di consapevolezza nell’essere ridicolo in ciò che fai, in ciò che dici ed in ciò che rappresenti non credo che tu non ce l’abbia !!”.
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La soddisfazione del dirigente irpino per l’acquisto di Alessio Rizzo
Il Direttore Sportivo dell’Avellino Carlo Musa commenta l’ingaggio del centrocampista catanese Alessio Rizzo, fresco di risoluzione del contratto con il Catania:
“Con Rizzo rinforziamo la nostra batteria di centrocampo garantendoci anche soluzioni diverse nella metà offensiva del rettangolo di gioco. Un innesto Under di qualità che amplia il ventaglio di scelte di mister Giovanni Bucaro per questa decisiva seconda parte di stagione”.
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