BLONDETT: “Casertana soluzione migliore per me”

Ceduto alla Casertana, il difensore Edoardo Blondett rilascia alcune dichiarazioni al sito ufficiale campano:

“È stata una scelta fortemente voluta. Una volta deciso di lasciare Catania, la Casertana era in cima alla mia lista, consapevole di approdare in una società che punta ad essere protagonista. Non poteva esserci soluzione migliore. Già lo scorso anno questa società ha dimostrato di voler impostare un progetto serio ed ambizioso. Dall’esterno si nota chiaramente una gran voglia di costruire, puntando tutto sul forte senso di appartenenza. A Caserta ritrovo un mio ex compagno come Pinna, con cui ho giocato a Cosenza. Proprio con quella maglia ho ammirato il profondo gemellaggio dalle tue tifoserie. Mi ha sempre affascinato e mi ha permesso di conoscere, seppur da lontano, il calore di questa piazza”.

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SERIE C (Sondaggio): 7 promozioni in caso di mancati ripescaggi in B. Sei d’accordo?

La Figc ha reso ufficiale il format a 19 squadre in Serie B. La risposta di Gabriele Gravina, Presidente della Lega Pro, è quella di chiedere alla stessa Federazione che venga consentito a due squadre per girone, in C, di strappare il pass per la promozione diretta più la vincente dei Play Off in questa stagione. Fanno sette promozioni in totale. Questo qualora il Collegio di Garanzia confermasse, il 7 settembre, la regolarità del format attuale nel campionato cadetto. Ritieni corretta la contromossa di Gravina? Esprimi la tua preferenza attraverso il sondaggio proposto da TuttoCalcioCatania.com:

SONDAGGIO CHIUSO in data 27-08-2018, clicca qui per conoscere l’esito

GALIGANI: “Catania e Lo Monaco unica voce forte nel sistema calcio”

Vittorio Galigani analizza per blunote.it il caos del calcio italiano che sta investendo, in particolare, la Serie B e dà un peso notevole alla posizione del Catania. Ne abbiamo raccolto un estratto:

“Forza Catania, mi sento di sostenere. Vi chiederete perché. Non sono diventato, improvvisamente, tifoso della gloriosa squadra etnea. Anche se ha calcato le scene della Serie A. Anche se in una stagione particolarmente travagliata, di tanti anni fa, il mai sufficientemente rimpianto Angelo Massimino mi aveva chiamato, assieme ad Osvaldo Jaconi, per riportare in serie B i rossoazzurri. Finì male perché il “palazzo”, per scopi politici, aveva deciso di buttare giù dalla torre don Angelo. Un mito per i suoi concittadini. Il sindaco Bianco portò al Cibali il Lentini di Proto. Una assurdità. Angelo Massimino e tutta la sua famiglia non meritavano quella “punizione”. Ne patirono e molto! Forza Catania perché oggi il club dei rossoazzurri e Pietro Lo Monaco appaiono come l’ultimo baluardo della legalità. L’unica voce forte all’interno del sistema calcio. Un transatlantico che va sempre più alla deriva. Lo Monaco è l’unico che parla apertamente di abuso d’ufficio. Di appropriazione indebita. L’unico che chiede l’intervento della politica per revocare immediatamente il Commissario. Ed anche Malagò.

E’ vero la Lega Pro, con l’assemblea del 22 Agosto ha deciso di resistere ai colpi di mano (le picconate appunto) del Signor Fabbricini (alias Lotito). “Quelli” hanno deciso di infrangere tutte le regole. Di cambiare i format dei campionati. Di rinnegare se stessi (vedi i comunicati ufficiali sui ripescaggi a firma del commissario). Che si sia trattato di un colpo di mano del “magno” lo dimostrano i modi. I toni. Le prevaricazioni tipiche del personaggio. Ha deciso di strumentalizzare il “povero” Fabbricini. Si, proprio il “magno” Claudio che insulta, da uno dei suoi sette telefonini, il suo povero allenatore e gli “chiarisce” chi è che comanda. Come se ce ne fosse mai stato bisogno. O che Simone Inzaghi non ne avesse mai avuto contezza. Il Lotito che si fece fare un provvedimento ad hoc per mantenere la doppia proprietà nella Lazio e nella Salernitana (in barba all’articolo 16 bis delle carte federali). O quello che ha ottenuto, dalla Agenzia delle Entrate di Roma, una rateizzazione a 23 anni (?) non prevista da nessuna norma. Vero Cesena? Oramai fallito per non aver ricevuto lo stesso trattamento….

Sta emergendo che anche il “palazzo” non ne può più: di questo Commissario e di gente senza scrupoli. Ma la protervia è figlia della debolezza altrui. Ecco il perché di Forza Catania. Solo te ci puoi salvare! Il Catania e Lo Monaco vanno sostenuti. Perché gli oppositori e i difensori delle regole, sono deboli: anzi debolissimi. L’AIC (associazione italiana calciatori) dovrebbe essere il sindacato dei calciatori. Presente anche in Consiglio Federale in larga rappresentanza. Con peso del 20 percento in assemblea, ma sembra essersi ridotto come il PD. Grande passato e poco séguito…! Il peso dell’associazione è pari a zero. Si proclama lo sciopero dei giocatori di serie B per contrastare il format a 19 che tanti posti di lavoro ha buttato al macero (circa 100). Bene, non si parte, il sindacato impedisce il blitz di Fabbricini maniera ? Neanche per sogno. Non se ne ha la forza.

Si parte regolarmente il 24. I club e i giocatori se ne fregano, altamente, dell’associazione. Meno importante, se possibile, il peso della Lega Pro in questa battaglia. Recentemente non sono stato tenero con il Presidente Gravina. Pensavo di stimolarlo. Oggi strepita, a ragione. Batte i pugni sul tavolo per il rispetto delle regole. Bisogna però riconoscere che ora il peso politico della Lega Pro, ridotta a comprimaria e trascurata dai media, è quello che è. Ben poca cosa. Non è un caso che l’avvocato Balata, presidente della Lega di B, pretenda oggi di “sfottere” (sotto suggerimento?) il collega Gravina. Lo accusa di non essersi occupato a dovere della sua Lega e di avere la mente rivolta ad altre poltrone. Guarda tu da che pulpito viene la predica. Come se tutti, nel sistema, non conoscessero alla perfezione le “inclinazioni” dialettiche ed i metodi convincenti del regista di “tutto”. Che si muove in ossequio ai “desiderata” dei suoi interlocutori per ottenerne il consenso. Ecco perché, in tutto questo insieme di debolezze, forza Catania, siamo tutti con te”.

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MASCARA: “Catania non merita questa situazione. Mio obiettivo allenare i rossoazzurri”

L’ex attaccante del Catania Giuseppe Mascara, ora alla guida della Sancataldese, sicuro del fatto che i rossoazzurri meritino il ripescaggio in Serie B. Mascara confida, inoltre, di sognare di guidare la squadra dell’Elefante. Queste le sue parole a soccermagazine.it:

“Non solo io, ma penso tutti i tifosi amanti del calcio nel vedere le leggi in vigore non sentano più credibilità nella legge e nella giustizia sportiva. Per quanto riguarda il Catania, purtroppo sappiamo tutti che cosa ha passato negli ultimi 3-4 anni. Stava riuscendo a vedere un po’ di spiraglio, un po’ di luce ed è stato un’altra volta bloccato. Non merita una situazione del genere, perché il Catania – senza offesa per nessuno – non c’entra niente con la C e con la B. Può stare e deve stare in Serie A per pubblico, per società, per quello che sono riusciti a creare negli ultimi anni. Sogno nel cassetto guidare il Catania in Serie A? Io me lo auguro, ci spero, però la strada è lunga, c’è da lavorare. Bisogna prepararsi e studiare, però dico la verità: è un mio obiettivo”.

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BISOLI (all. Padova): “Serie B, giusto riammettere l’Entella. Perchè ripescare chi non ha ottenuto la promozione sul campo?”

L’allenatore del Padova Pierpaolo Bisoli illustra il suo pensiero riguardo la situazione del campionato di Serie B:

“Ripescaggi? Giusto che venga premiato chi si è meritato la B sul campo. Mi viene da dire la Virtus Entella: è vero che è arrivato quartultimo, ma ci sono state anche altre situazioni ed è quindi giusto che venga riammesso. Secondo me sarebbe l’ideale, perché se ci sono state delle infrazioni che io non so e che non voglio neanche commentare è giusto che venga riammesso se ha perso la serie B per situazioni non congrue al regolamento. Non capisco perché dovrebbe essere ripescata gente che è arrivata terza o quarta in serie C… Anch’io vorrei andare a giocare per lo scudetto o per l’Europa League, ma se sono arrivato terzo o quarto in serie C non posso! Poi dispiace che restino fuori piazze importanti, ma il calcio deve essere sostenibile e tornare a quello che era. Secondo me siamo andati troppo avanti perdendo i valori dello sport”.

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GATTI (Pres. onorario Piacenza): “Serie C, ti fanno pensare di smettere. Juventus B, che senso ha?”

Presidente onorario del Piacenza, Stefano Gatti parlato a sportpiacenza.it della partecipazione della Juventus B al campionato di Serie C:

“Avanti di questo passo la governance del calcio italiano costringerà i presidenti di Serie C a mollare, lo stiamo già vedendo. Detto senza giri di parole: sembra vogliano rovinare le società e far passare la voglia ai presidenti che mettono soldi in una Serie C senza alcun tipo di ritorno economico. Ti fanno pensare di smettere, i proprietari delle società buttano milioni di euro in una passione e indietro non torna nulla, oltretutto viviamo in un calcio in cui tutti i giorni ce n’è una. La sensazione è che i campionati siano falsati dalle mancate decisioni.

Che senso ha inserire la Juventus B in Serie C? Mi spiego, io non ho nulla contro la Juventus ma qualcuno deve spiegarmi come facciamo, a fronte di un solo posto disponibile per la promozione nella stagione regolare, a competere contro una società come quella bianconera che potenzialmente ha un budget da centinaia di milioni di euro. E’ chiaro che poi i presidenti man mano si stancano di queste decisioni”.

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LO MONACO, nuova risposta a Bandecchi: “Confonde tra sospendere ed azzerare…”

Nota del Calcio Catania

L’Amministratore Delegato del Calcio Catania risponde a Stefano Bandecchi, che in mattinata ha inteso fornire le sue indicazioni rispetto alle presunte inesattezze contenute nelle dichiarazioni riferite dal comunicato stampa numero 60, pubblicato ieri:

“Vorrei ricordare al signor Bandecchi, anzitutto, che ogni parola ha un significato preciso: vale anche per “inesattezze”, “azzerare” e “sospendere”. Le puntualizzazioni di Bandecchi confermano e non smentiscono le mie parole, perché la grammatica italiana, alla quale io mi affido, è come la matematica: non è un’opinione. Nello specifico, Bandecchi conferma che nel corso della stagione 2016/17 l’Unicusano Fondi ha subito e scontato una penalizzazione per contributi pagati tardivamente, al di là dei se, dei ma, delle differenti proprietà del club e delle tempistiche riferite dal patron rossoblù ieri e rossoverde oggi. Inoltre, è confermato che Stefano Bandecchi ha fondato un ateneo in Italia, a prescindere da quanto analogamente accaduto in Inghilterra ed in Francia: quest’ultima ulteriore conoscenza sarà per noi magari utile, domani, ma non è attualmente necessaria. Potremmo dire, quindi, che Bandecchi non distingue correttamente tra i suoi legittimi approfondimenti e le mie presunte inesattezze.

È goffa e quasi inconcepibile, poi, la confusione tra “sospendere” ed “azzerare”: la sospensiva ha appunto sospeso, e non certo “momentaneamente azzerato”, il giudizio minuziosamente argomentato e stringente della Corte Federale d’Appello che include nel novero delle società “ripescabili” Novara e Catania, sentenza peraltro sostanzialmente incontrovertibile a meno di clamorosissimi e storicamente pressoché inauditi “ribaltoni”. Tutto ciò, sul piano dell’equità, vale a prescindere dal verdetto del 7 settembre, che potrà poi incredibilmente azzerare o logicamente confermare un responso chiarissimo emerso in due gradi di giudizio. Chi dice che è tutto incerto fino al 7 settembre? La stessa natura di una “sospensiva” ma anche la… Ternana! Al punto 10) dell’istanza rivolta dalla società rossoverde al CONI per l’annullamento del calendario a 19 del campionato di Serie B, proprio i legali umbri riconoscono infatti questa realtà: “i ripescaggi dovranno seguire la predetta decisione nel merito (quella del 7 settembre, appunto, ndr) come stabilito dal Collegio di Garanzia dello Sport”.

Peraltro, appare giuridicamente palese l’inammissibilità dell’azione della Ternana. Al momento e ad ogni modo, purtroppo e con pesante danno per tutte le società che hanno correttamente richiesto il ripescaggio e che a mio avviso dovrebbero mantenere compattezza in nome della difesa del sistema normativo del calcio, il diritto al ripescaggio è quindi sospeso, grave effetto di una situazione imbarazzante. Conseguentemente, Bandecchi giuridicamente erra e nel merito contraddice la sua società, affermando oggi: “noi avremmo avuto tutto il diritto di essere ripescati ed essere inseriti per l’inizio del campionato”. Quanto ad eventuali “piccole dimenticanze da ricordare”, resto a disposizione del gentile signor Bandecchi e dei suoi avvocati, per apprendere ogni giorno e non soltanto da lunedì in poi. Non ho bisogno di suggerimenti dai miei legali per prendere una posizione nell’ambito del mio ruolo, credo mi possano bastare la mia esperienza e le mie conoscenze. Terrò certamente conto delle comunicazioni ricevute dai legali e dalle università italiane, inglesi e francesi. Voglia Stefano Bandecchi gradire, frattanto, i miei cordiali saluti”.

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TORRE DEL GRIFO: altra seduta pomeridiana, sabato allenamento condiviso a porte chiuse

Seduta pomeridiana, a Torre del Grifo, per il Catania: per i calciatori impegnati ieri nello svolgimento di un programma più articolato, oggi una seduta di scarico; per tutti gli altri, conclusa la fase di riscaldamento, partite ad alta intensità e lavoro aerobico. Sabato, alle 17.00, allenamento condiviso a porte chiuse con una squadra da designare.

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UFFICIALE: Catania, saluta Ripa. Va alla Sicula Leonzio

Il Calcio Catania comunica di aver ceduto il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Francesco Ripa, a titolo definitivo, alla Sicula Leonzio.

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CATANIA: interesse per il jolly Iocolano

La società rossoazzurra ha manifestato un concreto interesse per Simone Iocolano, giocatore classe 1989 svincolatosi dal Bari. Può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo e dell’attacco ma agisce prevalentemente come esterno offensivo. La duttilità è proprio la caratteristica principale che ha colpito il Catania. Sulle tracce del ragazzo anche altri ambiziosi club di Serie C.

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