CATANIA: il grande giorno si avvicina…

Attesa crescente. Venerdì alle ore 12.00 il Collegio di Garanzia dello Sport a Sezioni Unite si riunirà per discutere una pioggia di ricorsi. In questa sede menzioniamo quelli legati alla regolarità del format del campionato di Serie B a 19 squadre e degli eventuali ripescaggi, in quanto interessano da vicino il Catania. L’auspicio è che il responso della giustizia sportiva vada verso la direzione del rispetto delle regole dopo un’estate turbolenta, caratterizzata da decisioni travalicanti l’assurdo. Inutile nasconderlo, la squadra rossoazzurra vive questi giorni con un pò di tensione accumulata perchè è innegabile la speranza di militare in cadetteria e la delusione per qualcosa che, momentaneamente, è stata tolta.

Il gruppo, comunque, è mentalmente applicato alla partecipazione al torneo di Lega Pro poichè, al momento, questo dice la realtà dei fatti. Poi, se dovesse arrivare altro, meglio ancora. L’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco, intanto, ieri ha parlato alla squadra. Alimentando messaggi distensivi e sicuro che il Catania abbia tutto per vivere un’annata da protagonista. In caso di terza serie lottando per vincere il campionato, qualora fosse B per disputare un torneo all’altezza e “dare fastidio” a chiunque. Il conto alla rovescia è partito da circa un mese, si avvicina finalmente il grande giorno che porrà fine a questa spasmodica attesa.

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SANTOPADRE (Pres. Perugia): “Sento parlare per tornaconto personale. Frattini, B a 19 squadre è necessaria”

Nota del Presidente del Perugia Massimiliano Santopadre

“Sento parlare tanto e sempre per il proprio tornaconto personale che è quello di raggiungere obiettivi non attraverso il campo ma con altri mezzi, poco lusinghieri, in quanto visti come opportunità da cogliere. Il messaggio che deve passare invece è che la riforma andava fatta altrimenti sarebbe stata la fine di altre società. Inoltre sono convinto che il prossimo anno chi conquisterà la Serie B sul campo sarà completamente dalla parte di chi oggi sta contestando. Spero che il 7 settembre sia una giornata dove sarà confermata la volontà di avere una Serie B compatta ed unanime, formata da uomini coraggiosi e volenterosi di aiutare il sistema come lo sono stati gli uomini preposti a decidere in Coni e Figc”.

“Vorrei inoltre precisare che non è assolutamente vero che la Serie B non pesa sulla Serie C; personalmente come A.C. Perugia Calcio ho investito più di 2 milioni nella categoria, acquisendo giovani di prospettiva e dando importante liquidità a tanti Club. Il mio obiettivo è sempre quello di fare il bene del sistema calcio italiano e non di vincere i campionati con la burocrazia. Spero che il collegio di garanzia e il presidente Frattini sappiano che la riforma della Serie B era assolutamente necessaria. Concludo dicendo una cosa: il calcio in tutto il mondo è conquistare i propri obiettivi sul campo…non il contrario! Conosco solo un tipo di calcio, quello fatto di sudore, orgoglio, passione, gol e parate. Non conosco nessun altro modo per vincere i campionati”.

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PRATICO’ (Pres. Reggina): “Catania? In C nessuno può contrastarlo”

Il presidente della Reggina Mimmo Praticò, se il Catania ripartisse dalla Serie C, non ha dubbi su quale squadra vincerà il prossimo girone C. Questo il suo pensiero a Gazzetta del Sud:

“Se c’è il Catania non vedo chi possa contrastarlo. Altre squadre di buon livello, come Casertana e Catanzaro, non credo possano contrastare il team etneo”.

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BOGDAN: da Catania a Livorno sempre con la numero 26, più vicino il momento dell’esordio

Ancora nessuna gara ufficiale disputata da Luka Bogdan a Livorno. Solo qualche allenamento, niente di più a causa di problemi fisici che lo hanno costretto a rimanere fermo ai box. Ma la società amaranto sa bene di avere effettuato un importante investimento, scegliendo di puntare sul roccioso difensore croato classe 1996. Quasi un milione di euro il costo dell’operazione, mister Cristiano Lucarelli non ha esitato a suggerirne l’acquisto al Presidente Aldo Spinelli.

Adesso che il campionato di Serie B osserva un turno di sosta, attendendo nel frattempo novità sul format a 19 o più squadre il 7 settembre, per Bogdan sarà l’occasione ideale per recuperare più in fretta possibile dall’infortunio. Allineandosi alla condizione generale dei compagni e indossando la casacca 26, stesso numero con cui ha vissuto un’annata da protagonista a Catania la scorsa stagione.

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BARAYE: c’è un piano anche per il futuro

Il Catania è stato molto sicuro quando ha deciso di puntare sull’ingaggio del senegalese Joel Baraye. La società rossoazzurra aveva trovato in lui l’identikit perfetta, soddisfacendo in pieno la richiesta di mister Andrea Sottil di prelevare un nuovo terzino di spinta. Arrivato dalla Virtus Entella, il ragazzo seguiva fin da piccolo le vicende del Catania. Adesso non può che essere felice di giocare alle pendici dell’Etna. Preso in prestito ma la dirigenza etnea ha fissato con l’Entella una cifra per il riscatto del cartellino, valutando l’ipotesi di tesserarlo a titolo definitivo. Molto dipenderà dalle prestazioni offerte da Baraye. Qualora vivesse una stagione da protagonista, allora l’ipotesi di riscattare il calciatore gettando le basi per un futuro in Sicilia sarebbe molto concreta.

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BRODIC: basi incoraggianti per il futuro, ma c’è un ostacolo da superare…

“E’ un giocatore bravo, sul quale secondo me il Catania farebbe bene a credere in prospettiva futura. Non dice una parola in italiano. Questo purtroppo nel processo d’ambientamento non aiuta. Può ricoprire tutti i ruoli del reparto offensivo. Oggi abbiamo preferito utilizzarlo come punta centrale, ruolo in cui è più semplice spiegare i compiti. In futuro può fare le fortune del Catania anche in categorie superiori”.

Queste parole furono rilasciate all’indirizzo di Fran Brodic dall’allora tecnico rossoazzurro Cristiano Lucarelli al termine della partita Catania-Rende, vinta per 6-0 dai padroni di casa. Entrò nel tabellino dei marcatori proprio l’attaccante croato, autore di una pregevole doppietta. Adesso il ragazzo è a tutti gli effetti un giocatore di proprietà del Catania dopo essersi svincolato dal Club Bruges. Segno evidente che la società etnea crede molto nel potenziale di cui dispone.

Mister Andrea Sottil lo sta impiegando a più riprese come trequartista centrale in un 4-2-3-1, alternativamente a Francesco Lodi. Le qualità non gli mancano, necessita di crescere ancora ed in una struttura all’avanguardia come Torre del Grifo Village ha tutto per farlo, in un contesto molto organizzato. C’è però un grosso limite da superare, a cui faceva riferimento Lucarelli nella passata stagione: la conoscenza della lingua.

Apprendere l’italiano sarebbe molto importante per meglio conoscere le dinamiche di gruppo e partecipare alla vita dello stesso, assimilando appieno le direttive tecniche di Sottil e migliorando l’ambientamento. Situazione penalizzante ma Brodic si sta impegnando per porvi rimedio, contento di fare ritorno alle pendici dell’Etna avendo dimostrato di possedere basi essenziali per un futuro promettente.

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DJORDJEVIC: avventura al Potenza già finita da un mese per l’ex Catania

Stefan Djordjevic sfortunato protagonista. Al termine della naturale scadenza del contratto che lo legava al Catania, il terzino serbo classe 1991 aveva trovato l’accordo con il Potenza. Ricordiamo ancora il selfie con il Presidente Salvatore Caiata per celebrare l’avvenuto “matrimonio”. Da un mese, però, apprendiamo che Djordjevic non è più un calciatore del club neo promosso in Serie C. Ci sarebbero stati problemi di ambientamento alla base. Attualmente il ragazzo è privo di vincoli contrattuali, in cerca di nuova sistemazione.

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MARTINO (D.S. Rende): “Girone C, quanti squadroni! Catania, Casertana e Trapani in lotta per la vetta”

Giovambattista Martino, Direttore Sportivo del Rende, ritiene il girone C di Serie C molto competitivo quest’anno con tante formazioni attrezzate. Questo il pensiero del dirigente biancorosso ai microfoni di tuttoc.com:

“Girone C? Credo sarà uno dei più belli di sempre della Lega Pro, con tantissimi squadroni. A prescindere dalla presenza del Catania, ci sarà una corazzata come la Casertana che per me è la favorita insieme agli etnei: faccio i complimenti alla proprietà dei falchetti e al collega Martone che ha messo nelle mani di mister Fontana una super squadra, compreso Vacca sceso dalla A alla C. Occhio sempre al Trapani che ha confermato ottimi giocatori e resta una piazza importante. Per me sono loro le tre favorite. Subito dopo ci metto Catanzaro, Reggina, Juve Stabia, Potenza e Virtus Francavilla”.

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MERCATO CATANIA (sondaggio chiuso): ecco il voto attribuito dai tifosi

In questi giorni abbiamo dato un’occhiata alle valutazioni di alcuni siti, in particolare tuttoc.com e tuttomercatoweb.com, sui movimenti di mercato nel girone C di Serie C. Attraverso un sondaggio proposto dalla nostra redazione, abbiamo invece chiesto specificamente ai tifosi del Catania di attribuire un voto alla società rossoazzurra per le strategie di calciomercato portate avanti in questa turbolenta estate.

Ebbene secondo il responso della maggioranza dei votanti, il club dell’Elefante è meritevole di un ‘9’ in pagella. Voto molto alto che premia la bontà delle scelte societarie ed è stato espresso, nel dettaglio, dal 25% dei votanti. Il 18% ritiene, invece, addirittura da ’10’ il mercato etneo. Il 16% dà, invece, un ‘8.5’ mentre l’11% un ‘9.5’. Seguono un altro 11% per un ‘8’ pieno, il 9% che si esprime con un ‘7.5’, il 7% con un ‘7’ e, infine, il 2% con un ‘5.5’.

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TERNANA-PRO VERCELLI-NOVARA-SIENA-ENTELLA: gruppi organizzati tifosi uniti, il comunicato

Gruppi organizzati di tifosi delle squadre di Ternana (Ternana Club Rocca Rossoverde), Pro Vercelli (Club Forza Pro), Novara (Coordinamento Cuore Azzurro Novara), Robur Siena (Siena Club Fedelissimi) e Virtus Entella (Tifosi Entella) rendono noto un comunicato relativo alla vicenda dei ripescaggi, di seguito riportato:

“Il disordinamento”. I Tifosi cittadini non sudditi. Il nostro calcio, anzi il “loro” calcio, il calcio feudale, una delle maggiori imprese del Paese, è per lo più , nelle mani, non già di moderni imprenditori e manager, bensì di alcuni signorotti-padroni; esso è ormai ridotto ad essere non un ordinamento, bensì il suo contrario: un “disordinamento”. Non si contano più, infatti, le continue modifiche ”in corsa” a norme federali: modifiche che determinano una totale confusione, incertezza del diritto e macroscopiche e ingiuste disparità di trattamento. Modifiche chiaramente analizzate a tutelare interessi personali. L’ultimo, in ordine di tempo, eclatante esempio di ciò sono le modifiche ”last minute” apportate alla composizione dei campionati di Serie B e Lega Pro, a seguito delle allucinanti decisioni assunte dalla Lega e dalla FIGC lo scorso 13 agosto che, a nostro avviso, costituiscono atti illegittimi. La questione, comunque, sarà decisa dal Collegio di garanzia del CONI il 7 settembre prossimo. Collegio che, peraltro, intanto ha stabilito di ripristinare la situazione precedente, riconoscendo la rilevanza delle argomentazioni presentate contro le decisioni federali”.

Resta fermo che, in caso di pronuncia negativa del suddetto Collegio, la parola passerà al TAR del Lazio, posto che si tratta di decisioni dell’ordinamento sportivo che incidono su diritti soggettivi e che, quindi, posso essere devoluti alla giustizia ordinaria. I tifosi, in questa deprecata ipotesi non possono rimanere inerti di fronte a palesi violazioni di un ordinamento che li colpisce non solo sul piano economico ma, soprattutto, etico e sociale, incidendo su diritti che devono essere protetti. Infatti, con l’assistenza ed il supporto di Federsupporter, i tifosi sono pronti a predisporre tutti gli atti e le iniziative, anche giudiziarie, che si rendessero necessarie per la salvaguardia dei loro diritti ed interessi. Quei tifosi che, invero, sono stanchi e non accettano più di essere trattati, non da cittadini, bensì da sudditi; di essere considerati titolari solo di doveri, di obblighi e non di diritti, destinatari di innumerevoli prescrizioni, restrizioni e sanzioni di ogni tipo. Quanto sopra anche per comportamenti innocui e di scarsa rilevanza, sulla base di principi palesemente incostituzionali e, persino, contrari a diritti solennemente sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Europa (CEDU)“.

“Sulla base di tali considerazioni si sono riuniti gli interessi delle tifoserie di squadre diverse. L’ultima ”perla” in questo senso è rappresentata dalla modifica all’art. 12 del Codice di Giustizia Sportiva (CGS) della FIGC, con la quale le società di calcio professionistiche, all’atto dell’acquisto da parte dei tifosi di abbonamenti o biglietti, fanno tacitamente approvare agli acquirenti un così detto “Codice di condotta dei tifosi”. In forza di detto Codice le stesse società, a loro totale discrezione, possono sospendere temporaneamente, o addirittura ritirare definitivamente, senza alcun rimborso, i titoli di accesso allo stadio già pagati per cause non conformi alla “morale, al decoro, alla decenza” (sic !) e, comunque, contrarie “alle indicazioni della società” (doppio SIC !!). Il che, tradotto, vuol dire, in pratica, che le società possono cacciare dagli stadi, a loro piacimento e intascando il prezzo degli abbonamenti e/o biglietti, chiunque vogliano”.

“Che dire, inoltre, del caos determinato dall’aggiudicazione dei diritti audiovisivi calcistici per il periodo 2018-2021, che, tutelando soltanto la rapacità delle società che vivono, quasi esclusivamente, dei proventi da tali diritti ha penalizzato e penalizza gravemente, come al solito, i tifosi. Ciò, non solo sotto il profilo economico (per vedere tutte le partite è necessario abbonarsi a SKY e a DAZN, avere un allacciamento alla rete internet, disporre di un costoso decoder speciale o di costosi televisori così detti “smart “), ma anche sotto il profilo della qualità e fruibilità del servizio. Tanto è vero che milioni di tifosi utenti sono stati, sono e saranno nell’impossibilità di vedere le partite, considerato anche che la rete internet italiana è tra le peggiori in Europa e che una buona parte della popolazione non dispone dell’allacciamento alla rete internet. Tale disagio sarà, in particolare, grave per i tifosi di società di Serie B, poiché le località peggio o per nulla servite dalla predetta rete sono quelle medio-piccole. LA MISURA È, DUNQUE, ORMAI COLMA: ORA BASTA !”.

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