PELLEGRINO: “Il Trapani non ha rubato nulla. Catania, gli attaccanti devono segnare più spesso. Questi ko sono pericolosi ma il campionato è lungo”

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Maurizio Pellegrino

Ospite alla trasmissione televisiva “Corner”, su Telecolor, l’ex Catania Maurizio Pellegrino analizza la sconfitta di Trapani e la situazione in casa rossoazzurra dopo avere aperto una doverosa parentesi nel ricordo del momento più significativo vissuto sulla panchina etnea:

“Fotografia della mia esperienza rossoazzurra? La più importante la promozione in B dopo tanti anni vissuti dal Catania in C, era anche un momento particolare per la città. Nella finale Play Off Taranto-Catania la tensione era altissima. Alle 2 di notte parlavamo ancora di come affrontare i pugliesi. Eravamo costretti a fare la rifinitura su un campo di calcio a 5, ma la concentrazione era davvero molto alta all’interno del gruppo. Delle analogie col Catania di allora ci possono essere perchè quello fu un campionato molto combattuto, superando le mille difficoltà incontrate e lottando, sempre”.

“Sicuramente qualcosa di diverso si poteva fare a Trapani, ma queste gare insegnano qualcosa. Quando giochi scontri diretti e li perdi dai il segnale di qualche debolezza. A lungo andare questo lo puoi pagare in termini di personalità. Quando riesci a dare continuità, invece, le avversarie hanno molto più rispetto e timore. La partita è stata preparata bene ma, sul rettangolo di gioco, i riscontri sono stati diversi rispetto a quanto previsto. Ritengo che mai questa squadra sia stata così completa. L’organico di Lucarelli possiede tutte le caratteristiche per fare male agli avversari. Deve dimostrare di essere realmente squadra forte, compattandosi in ogni istante. Il rischio è che, ad un certo punto, ci si possa accontentare dell’attuale posizione di classifica rinunciando al primo posto”.

“Se manca un rigore al Catania a Trapani? Nella circostanza Semenzato ha pensato di non calciare subito perchè riteneva che Rizzo potesse impedirgli il tiro in porta, resta il fatto che manchi un rigore netto al Catania. Serve uniformità di giudizio, parlo in generale. Vorrei sapere se l’assistente può determinare un episodio non visto dall’arbitro. Mi piacerebbe avere una risposta definitiva perchè io, personalmente, l’ho pagato a mie spese. Ricordo, in particolare, un Catania-Ascoli con rigore assegnato ai marchigiani al 95′”.

“Modulo? Conta di più l’interpretazione della partita, non il modulo in sè. Lucarelli aveva preparato la gara in un certo modo contro una buona squadra, intelligente e furba a leggere la partita. Io credo che il tecnico rossoazzurro si aspettasse risposte diverse dal Catania e che la gara abbia preso un’altra piega rispetto a quanto preparato. Il primo gol è stato subito su palla inattiva con dieci giocatori posizionati in area, a difesa schierata. Serviva più attenzione e cattiveria nella ricerca della palla e nell’inserimento di Silvestri. Il Trapani ha meritato la vittoria. Gli episodi sono stati a favore del Trapani, li ha cercati e voluti, vincendo senza rubare nulla. Per potenzialità, concentrazione, applicazione ed interpretazione alla gara il Catania poteva fare meglio. Anche qualche individualità è andata al di sotto delle aspettative”.

“Dopo cinque vittorie consecutive è arrivato il primo vero step contro una diretta concorrente. Chiaramente il risultato pesa e dà ossigeno, invece, al Trapani. Spesso il Catania ha dato risposte positive. Fermo restando che quattro sconfitte riportate rappresentano un dato che comincia a pesare. Il campionato, comunque, è ancora lunghissimo”. 

“Lucarelli avrà avuto i suoi motivi per decidere di non fare giocare Russotto e Di Grazia dal 1′. Per me entrambi i giocatori, per caratteristiche, sono sempre valori aggiunti in campo. I numeri dicono che ci si aspetta di più dal punto di vista realizzativo, soprattutto in trasferta. Gli attaccanti del Catania devono migliorare in termini di numeri. Per vincere un campionato servono anche i gol. La squadra di Lucarelli deve pensare a se stessa, non a Lecce e Trapani. Concentrazione totale sul Matera, prossimo avversario. Devi necessariamente ragionare di partita in partita perchè il campionato è molto difficile”.

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