CATANIA: porta aperta da 360 minuti, le possibili cause

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Il Catania continua a subire gol da quattro partite

Un aspetto tutt’altro che marginale nel pensiero di Giuseppe Pancaro, quello relativo al fatto di non subire gol. A più riprese l’allenatore del Catania ha sottolineato di tenere particolarmente all’inviolabilità della porta rossoazzurra, a questo proposito in conferenza stampa ha sottolineato che almeno due dei gol subiti ultimamente lo sono stati per demeriti arbitrali, non della squadra. Sta di fatto che da 360 minuti la formazione dell’Elefante subisce regolarmente gol. A cominciare dall’11 ottobre, in occasione della gara giocata con il Catanzaro (4-1), per poi prendere due reti a Caserta (2-0) ed altrettante con il Martina (3-2), concludendo con la sconfitta di Coppa Italia con l’Akragas (1-0).

Errori arbitrali a parte, la retroguardia del Catania ha incontrato qualche difficoltà in più. La linea difensiva è rimasta sostanzialmente immutata, ad eccezione dell’alternanza di Parisi con Garufo, mentre ad Agrigento Pancaro ha proposto una difesa assolutamente inedita con il rispolverato De Rossi a far coppia con Bastrini (poi sostituito da Ferrario causa infortunio, ndr) al centro della difesa e Bacchetti utilizzato sulla corsia di sinistra. A difesa dei pali, invece, fiducia attribuita a Bastianoni che non è parso esattamente impeccabile quando chiamato in causa ma ad Agrigento ha ceduto il posto da titolare a Liverani, autore di una buona prestazione nonostante la sconfitta.

Quali possono essere state le cause che hanno prodotto un maggior numero di reti al passivo? In termini di equilibrio, forse è venuto a mancare qualcosa. La squadra nel suo complesso ha privilegiato la costruzione del gioco lasciando, magari, qualche spazio in più dietro e, magari, in fase d’interdizione il centrocampo ha accusato qualche problemino. In questo contesto, forse, può avere assunto il suo peso l’assenza per infortunio di Musacci, fermo restando che Agazzi si sta mettendo in buona evidenza come distributore di palloni in cabina di regia.

Tutto questo non esclude il fatto che i difensori qualche ingenuità l’abbiano commessa ultimamente, con particolare riferimento a Pelagatti, un pò in calo nelle prestazioni. Difesa non perfettamente registrata in questo breve lasso di tempo, ecco che Castellammare di Stabia diventa un banco di prova importante anche a tal proposito per il Catania.