Tino “McFly”: un ritorno al passato tutto da scrivere

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Parisi ritrova l’Akragas all’Esseneto

Nell’ottobre del 1985 Marty McFly è un ragazzino diciassettenne con un sogno ingombrante di diventare un giorno una rockstar e con uno strambo dottore per amico che cambierà per sempre la sua vita portandolo nel futuro: esattamente di 30 anni, nell’ottobre 2015. Un Ritorno al Futuro che ha consumato anno dopo anno ogni fibra del tempo tornando prepotentemente d’attualità proprio in questi giorni, nei quali sarebbero arrivati nel futuro proprio lo scienziato semi-pazzo e il ragazzino smaliziato.

Oggi, quasi in un gioco di interscambi tra universi paralleli, in realtà semi-ridimensionate come quelle, purtroppo, marginali del mondo calcistico qualcosa di analogo con i dovuti paragoni sta per riaccadere.
I corsi e ricorsi, a cui la storia ci ha abituato, stavolta si intersecano tra il volto smaliziato di un giovane capitano e il suo passato. Quella di mercoledì per Tino Parisi sarà la strana occasione difficilmente pronosticabile quando 3 anni fa, da ragazzino diciassettenne con un sogno ingombrante di diventare un calciatore importante, lasciò i templi della vallata agrigentina per trasferirsi in sordina sulle pendici di un vulcano pronto all’improvvisa e devastante eruzione.

Un ritorno al futuro dunque, o forse al passato, per chi l’Esseneto lo conosce molto bene essendo stato tra i protagonisti di due stagioni importanti che hanno permesso all’Akragas di mettere le fondamenta con la non remota possibilità di bussare alla porta dei campionati del calcio che conta. Un ritorno caratterizzato dall’emozione di chi questa partita forse non l’avrebbe mai voluta giocare o probabilmente l’attendeva per ritrovare un pezzo di passato indelebile nel curriculum, e forse anche più, nel cuore. Sono dunque ore d’attesa affinchè il famoso ”aggeggio non tocchi le ottantotto miglia orarie per vederne delle belle”, aspettando dunque che la macchina che porta a spasso in questo particolare viaggio temporale l’ormai ventenne Tino Parisi si fermi e possa regalare quel sussulto ai tanti amanti del cinema di una volta: “Grande Giove!”