UNICUSANO FONDI: “Gara da applausi a Catania! Pari bello e prestigioso”

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Unicusano Fondi

L’Unicusano Fondi commenta, attraverso il sito ufficiale, la partita disputata a Catania

Terzo pareggio consecutivo per l’ Unicusano Fondi, che dopo aver impattato contro Melfi e Juve Stabia, blocca sul nulla di fatto il Catania; ma quello centrato al “Massimino”, al cospetto di un avversario di assoluto prestigio ed in uno scenario tra i più belli, è di quelli da ricordare. Figlio di una prestazione sontuosa e gagliarda, e che magari con un pizzico di fortuna in più, avrebbe potuto regalare anche qualcosa di meglio.

LA PARTITA
Nelle formazioni di partenza non vi sono grandi novità rispetto a quanto annunciato alla vigilia. Il Catania punta decisamente a vincere, dopo la sconfitta patita per mano dell’ Akragas e si affida ad un attacco con l’ ex latinense Paolucci e Di Grazia, sostenuti alle spalle da Calil. L’ Unicusano Fondi, che deve fare a meno dell’ infortunato Mucciante e dello squalificato Bertolo, propone il giovane Tommaselli al centro della difesa (esordio stagionale per il difensore di origine campana) al fianco di Signorini; a centrocampo ritorna tra i titolari Varone, al fianco di De Martino e Bombagi, confermato il tridente offensivo con Albadoro centrale supportato da Tiscione e Calderini.
In apertura l’ Unicusano Fondi cerca l’ atteggiamento migliore, cercando di aggredire i padroni di casa in ogni angolo. Ma il Catania prima sfiora la segnatura con Paolucci, che coglie la traversa, e subito dopo trova il vantaggio grazie a Fornito che, servito da Di Grazia, dai venticinque metri trova il bolide giusto in diagonale per infilare il pallone nell’ angolo alto laddove Baiocco, pur disteso in tuffo, non riesce ad evitare che vada in rete. I laziali tentano la reazione, anche in virtù di una serie di movimenti tattici da parte del tecnico, ed in un paio di circostanze (scivolata e deviazione provvidenziale di Gil su un tiro ravvicinato di Squillace che sarebbe potuto diventare assai pericoloso, successivamente una mischia su calcio d’angolo che avrebbe meritato miglior sorte). L’ undici etneo tiene comunque desta l’attenzione, e poco prima della mezz’ ora è Bastrini, a seguito di un corner, a mandare di testa il pallone a scheggiare la parte alta della traversa. L’ Unicusano Fondi cresce con il passare dei minuti e domina la fase finale del primo tempo, ed al 40’ arriva il pareggio rossoblù: a firmarlo è Pippo Tiscione, il funambolico attaccante che di testa a centro area riesce ad incornare il cross disegnato alla perfezione da Calderini. Rete che vale la quarta marcatura personale per il calciatore rossoblù e la decima in campionato per la squadra dell’Ateneo.

Come nella logica delle cose, nel secondo tempo è il Catania a partire con maggiore verve, deciso a riprendere le redini dell’incontro. Ma per lungo periodo occasioni non se ne vedono, anzi sono i due tecnici con le varie sostituzioni (alcune per scelta tecnica, altre forzate, come nel caso di Pochesci che deve rinunciare a Galasso, infortunato, adattando Varone sull’ out destro basso) a tener desta l’attenzione dei presenti. In questo contesto, la prima chance della ripresa capita sui piedi del neo entrato Barisic, che in diagonale spara alto oltre la traversa quando la mezz’ora è trascorsa da pochi minuti. Poco dopo sono proprio i tirrenici ad avere la grande chance per passare in vantaggio con Albadoro, che da pochi passi si vede respingere da Pisseri uno splendido pallone servitogli da Tiscione, mentre sul ribaltamento di fronte è invece Calil, in scivolata da pochi passi a spedire alto facendo gridare al goal. Gli ultimi sussulti del confronto, nelle fasi di recupero, sono da brividi: prima è Bombagi, altro ex di serata, a scagliare un calcio di punizione che va poco oltre la trasversale, successivamente al primo minuto di recupero è ancora Barisic, da parte etnea, a chiamare Baiocco all’ ultimo (ma sarebbe meglio dire l’unico della ripresa) intervento in corner su tiro teso e velenoso. Nelle battute finali, i fondani controllano e portano a casa un pareggio tanto bello quanto prestigioso.