Domenica pomeriggio festa rossoazzurra allo stadio “Angelo Massimino”. Dopo il disappunto manifestato dai tifosi etnei al fischio finale di Melfi-Catania, la squadra allenata da Pino Rigoli ha fornito valide risposte sul rettangolo di gioco piegando la capolista Lecce. 2-0 il risultato finale, c’è ancora da migliorare su determinati frangenti ma il pubblico è rimasto favorevolmente impressionato specialmente dal carattere evidenziato dal Catania.
Bisognava tirare fuori gli attributi contro i salentini e così è stato. Le due Curve hanno sostenuto l’Elefante dal 1’ all’ultimo secondo del match chiedendo di tradurre in fatti la voglia di riscatto testimoniata nei giorni scorsi a parole. In particolare la Nord, senza mezzi termini, ha chiesto sei punti obbligatori contro Lecce e Paganese. La Sud, invece, ha esposto lo striscione “Siate uomini di parola… lottate per la maglia e la gloria” .
Al triplice fischio dell’arbitro, il coro convinto della Sud “Vi vogliamo così” all’indirizzo dei giocatori è stato un chiaro indice di gradimento verso la prestazione offerta sul campo ed il prezioso risultato ottenuto. A fare da cornice gli applausi di tutto lo stadio e la delusione dei 30 sconsolati tifosi leccesi giunti a Catania.
Gli stessi supporters pugliesi, quando il “Massimino” stava per svuotarsi, per provare a smaltire la forte amarezza hanno urlato dal Settore Ospiti “Cugghiune!” o “Siete come i baresi”. In realtà nessuna parola ha potuto cancellare il dispiacere dei tifosi del Lecce che, per la prima volta in questo torneo di terza serie, hanno conosciuto la sconfitta. La tifoseria dell’Elefante, invece, guarda al futuro con rinnovato ottimismo.