Catania e Messina, derby di Sicilia tra decadute. I rossoazzurri, per tanti anni consecutivi nel paradiso della Serie A, sono crollati fino a retrocedere in Lega Pro a seguito delle note vicende di calcio scommesse e rischiare, ad un certo punto, persino il fallimento. Adesso che l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco, protagonista degli splendidi campionati vissuti dal Catania in Serie A dal 2006 in poi, la società dell’Elefante punta al risanamento ed al riposizionamento in posizione di classifica ben più consone al suo blasone.
Il Messina, invece, fatica a risollevarsi dal trauma autenticamente vissuto nell’estate del 2008 quando la famiglia Franza non iscrisse la squadra in Serie B. Da lì in poi tempi durissimi per il club peloritano ripartito dalle categorie inferiori con la dirigenza attuale contestata dalla tifoseria. Il Messina di oggi vive una situazione di stallo sotto tutti i punti di vista, determinando un sempre più costante allontanamento dei tifosi dalle vicende sportive che riguardano la squadra.
Sono finiti i tempi in cui Catania e Messina si sfidavano in Serie A. Oggi la realtà è ben diversa. Entrambe le sponde della Sicilia auspicano che un rilancio possa avvenire nel più breve tempo possibile. Situazione non semplice con il club rossoazzurro che, intanto, continua a fare i conti con robuste penalizzazioni e la società biancoscudata che appare divisa dalla zoccolo duro di una tifoseria delusa e sempre più amareggiata.
Domenica pomeriggio si riparte da un derby avente origini antiche ed un fascino particolare caratterizzato da mille battaglie sul rettangolo di gioco. Vincerlo potrebbe rappresentare un buon trampolino di lancio per il futuro. Il Catania avrà il vantaggio di giocarlo in casa, ma questo genere di partite nascondono sempre tante insidie ed il Messina, sicuramente, proverà a riscattare il brutto ko interno con la Paganese salvando, così, anche la panchina di Salvatore Marra.
