CATANIA: tra turnazione, cambi di modulo e ruoli. Incognita Calil ma la squadra cresce

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Catania - Juve Stabia

Prosegue il lavoro di Pino Rigoli con la squadra che fa registrare progressi. Nella prima fase del campionato, il mister ha cercato di plasmare nel miglior modo possibile il materiale umano a disposizione creando un gruppo che potesse fare di coesione e compattezza i propri elementi cardine. Cosa non affatto semplice in considerazione del fatto che il Catania, rispetto alla precedente stagione, è stato quasi del tutto rivoluzionato. Senza tralasciare la particolare situazione venutasi a creare in conseguenza delle ben note vicissitudini societarie e la robusta penalizzazione inflitta.

Rigoli, a parte Pisseri, Drausio e Biagianti impiegati sin dal 1’ in tutte le partite disputate, ha optato per una turnazione degli elementi, andando anche a modificare il modulo e, di conseguenza, i sincronismi ed i meccanismi di gioco. Il tutto cercando di perfezionare gli equilibri tecnico-tattici raggiunti evitando che la squadra soffrisse dei classici problemi di “coperta troppo lunga o troppo corta”. Ed in tal senso è proprio il centrocampo che gioca un ruolo di prioritaria importanza. A parte domenica in cui la squadra è stata fatta scendere in campo adottando un 4-1-4-1, nelle ultime 3 partite è stata confermata in mediana la triade composta da Biagianti, Bucolo e Di Cecco che ha fruttato rispettivamente una vittoria casalinga e due pareggi esterni.

In generale si è dunque passati dal tradizionale 4-3-3, storico modulo adottato dal Catania sin dai tempi di Pasquale Marino, al 4-3-1-2 per poi tornare al 4-3-3 ed al 4-1-4-1 proposto per l’appunto domenica che ha contribuito a piegare i giallorossi leccesi fruttando 3 punti preziosi. A difesa dei pali continuano a giungere piacevoli conferme da parte di Matteo Pisseri, autore di lodevoli prestazioni e magistrali parate. Per quanto riguarda l’assetto difensivo, da segnalare in primis il prezioso rientro di Dario Bergamelli che ha trasmesso maggiore solidità all’intero reparto; si registrano, inoltre, le continue crescite del brasiliano Drausio Gil e del serbo Stefan Djordjevic.

Importante sottolineare la prova sfoderata contro il Lecce da Domenico Di Cecco nelle inconsuete vesti di terzino destro, ruolo che aveva già ricoperto in qualche precedente occasione; positivo anche l’esordio stagionale di Andrea De Rossi, subentrato allo stesso centrocampista abruzzese. Si riscontrano ulteriori piacevoli sorprese da parte dei catanesi Rosario Bucolo e Andrea Di Grazia. Con il primo che va ad irrobustire la zona mediana conferendole maggiore ardore agonistico, nonché grinta ed attaccamento alla maglia ed il secondo che, invece, tende a giostrare in equilibrio tra centrocampo ed attacco, riuscendo anche a finalizzare con maestria la manovra offensiva rossoazzurra.

Da elogiare, inoltre, le prestazioni del neo arrivato Andrea Mazzarani, che necessita ancora di tempo per integrarsi nei meccanismi richiesti da Rigoli ma sta confermando la bontà dell’operazione in seno al suo acquisto. In attacco, invece, continua con il suo momento no il brasiliano Caetano Calil che, probabilmente, risente di un calo fisico e non incide da punta centrale. Anche Russotto e Paolucci non stanno dimostrando in toto le proprie qualità, portando l’allenatore a dosare le loro apparizioni. Infine, ma non per ultimo, da sottolineare le buone performance offerte nell’ultimo periodo da Maks Barisic, schierato con maggiore continuità da titolare ed autore del gol che ha evitato la debacle di Melfi.
Situazione globalmente in evoluzione in casa rossoazzurra. Le prossime imminenti partite ci diranno qualcosa di più sulle reali ambizioni dell’Elefante.

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