TARANTINO (Esclusiva): “Catania, può essere l’anno giusto. Gruppo forte ed armonioso, Lucarelli uomo di riferimento”

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Pietro Tarantino, indimenticato ex centrocampista palermitano che ha indossato la casacca dell’Elefante nella stagione 1998-1999 e protagonista della storica promozione del Catania in C1, è intervenuto telefonicamente ai microfoni di “Radio Studio Italia”, rispondendo alle domande di Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.comProponiamo di seguito un estratto delle parole di Tarantino evidenziate IN ESCLUSIVA dalla nostra redazione:

Pietro, uno dei tuoi compagni di squadra di allora era un certo Pasquale Marino. Allenatore che detiene il record di sei vittorie consecutive in campionato e che contribuì in maniera determinante alla conquista della Serie A nella stagione 2005/06. Un tuo ricordo di lui e se ancora siete rimasti in contatto…
“Ogni tanto ancora mi sento con Pasquale. E’ un grandissimo allenatore, davvero un uomo d’altri tempi ed ho il sentore che il record di cui si è parlato verrà presto abbattuto…”.

Tu ai piedi dell’Etna hai vissuto una magnifica esperienza con uomini del calibro di Gennaro Monaco ed il già citato Marino. Negli ultimi anni il Catania non è riuscito a costituire un gruppo unito, coeso, compatto e con visione comune. In questa stagione però la situazione è cambiata notevolmente. Cosa pensi del gruppo attuale?
“Interagendo con amici che ancora ho a Catania si parla proprio del fatto che quest’anno si sia creata quell’armonia all’interno dello spogliatoio, a memoria esistente solo qualche decina di anni addietro. Questo aspetto costituisce sicuramente il più bello, soprattutto per un allenatore. Secondo me è l’anno giusto per i colori rossoazzurri, facendo tutti gli scongiuri del caso. Me lo auguro vivamente. Però non bisogna dimenticare di mantenere costantemente i piedi per terra poiché le peggiori insidie possono insinuarsi ad ogni angolo. La rosa del Catania possiede tutti gli attributi necessari per il salto di qualità auspicato”.

Probabilmente vittorie come quelle di Siracusa e Cosenza, in cui vinci soffrendo e con la piena consapevolezza di avere tirato fuori gli attributi, sono determinanti nell’ottica di effettuare il salto di categoria. Tu, a livello personale, ne hai vissute più di qualcuna vestendo la maglia dell’Elefante…
“E’ la forza del gruppo. Proprio quando vinci soffrendo si riesce a comprendere appieno la grandezza di un gruppo che, tra l’altro, dimostra di remare nella direzione del proprio allenatore e possiede la voglia di costruire grandi cose. In tempi non sospetti dicevo che se l’uomo più importante nel contesto dell’organico, ovvero l’allenatore Cristiano Lucarelli, fosse riuscito ad amalgamare la squadra, il Catania non avrebbe avuto problemi in questo tipo di campionato. Poi sappiamo che la piazza tende ad esaltarsi sin troppo facilmente, ragion per cui risulta necessario buttare acqua nei momenti opportuni”.

Divieto di trasferta ai tifosi del Catania a Siracusa, adesso è in forse anche la gara di Reggio Calabria. A pagare sono sempre i sostenitori rossoazzurri, perchè?
“Non è bello. Purtroppo quando è presente un bacino d’utenza importante e si pensa di colpire una tifoseria od una società come quella catanese, fa inevitabilmente rumore. Occorre agire virtuosamente facendo le cose per bene”.

Pietro, con buoni risultati stai ricoprendo il ruolo di allenatore del Caccamo, squadra neopromossa in Eccellenza. Quale giudizio e prospettive?
“Siamo partiti bene pareggiando con il Canicattì, squadra dichiaratamente in lotta per la vittoria del campionato. Abbiamo già giocato con il Marsala, abbiamo battuto il Licata in casa, altra squadra quotata per la conquista del primo posto.
L’inizio è stato indubbiamente positivo per la nostra squadra che si pone come obiettivo primario la salvezza. Ma non nascondo che qualche sassolino intendiamo togliercelo, anche perché il mio gruppo è valido, costituito da elementi con esperienza in questa ed altre categorie”.

Si ringrazia Pietro Tarantino per la gentile concessione dell’intervista.

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