FIGC, arrivano le dimissioni di Tavecchio: “Atto politico, non sportivo. Grandi speculazioni, Lega Pro mai alleata”

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Carlo Tavecchio

Dopo l’esonero di Giampiero Ventura, arrivano le dimissioni di Carlo Tavecchio dalla presidenza Figc. Le ufficializza nel corso di una conferenza stampa:

“Ho rassegnato le dimissioni e per mero atto politico le ho chieste al Consiglio Federale, ma nessuno le ha rassegnate – le parole di Tavecchio – Quando oggi ho avuto la sensazione che la mia componente, nella quale ho vissuto per 18 anni, ha fatto considerazioni che non promettevano sostegno, non ci ho pensato un attimo e mi sono dimesso. Siamo arrivati a un punto di grandi speculazioni. La Lega Pro non è mai stata alleata, la settimana scorsa mi era stato inviato il documento programmatico. Ieri sera il presidente del Coni ha sottolineato che il C.T. lo aveva scelto Lippi, io ho sempre detto che lo avesse scelto Carlo Tavecchio. E Carlo Tavecchio paga per avere scelto Ventura. Abbiamo perso il Mondiale ed è qualcosa che diventa tragedia. Se quel palo fosse stato gol io sarei diventato un campione”.

“Forse ho la colpa di non essere entrato nello spogliatoio a Milano per far cambiare allenatore. Ditemi quali sono i risultati delle altre Federazioni. Qualcun altro ha fatto il seme, io raccolgo i frutti. Chi è andato a Istanbul per organizzare la questione dell’Uefa? Chi ha fatto certe operazioni di politica internazionale? Abbiamo attivato i centri federali, la riforma dei campionato giovanili, la riforma del calcio femminile, abbiamo una gestione di bilancio che fa invidia a chi è quotato in borsa. Tutti i 240 ragazzi che hanno lavorato per la Federazione e che lavora è gente di valore. Abbiamo realizzato la ristrutturazione completa di Coverciano e introdotto la Var. Nel 2014 fui il primo a scrivere a Blatter per la Var. Il primo fu Biscardi, il secondo Tavecchio. Non dimentichiamo i risultati delle Nazionali giovanili”. 

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