LO MONACO: “Marotta giocatore da A. Di Grazia non si muove, ma aspettiamo da un anno il rinnovo. Vertenza Novara fondata, in questo momento siamo iscritti in B”

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Pietro Lo Monaco

Conferenza stampa di presentazione di Alessandro Marotta ed Andrea Vassallo a Torre del Grifo. Prende la parola l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Marotta ho cercato di prenderlo già l’anno scorso ma viaggiava su binari fuori portata. Messina-Benevento, fu in questa partita che rimasi sorpreso. Lui fa i movimenti naturali della punta. Don dà mai un riferimento agli avversari, attacca la profondità, sa tirare fuori i difensori dalla propria area di rigore. Pochissime punte hanno queste caratteristiche. In occasione del gol fatto in Siena-Catania era difficile prevedere che il nostro portiere non trovasse il tempo giusto. Su 10 attaccanti, 9 non avrebbero seguito quella palla. Lui l’ha seguita colpendola in caduta. Purtroppo poi il pallone è finito in rete. Alessandro è un calciatore da Serie A per le qualità e le caratteristiche che possiede. A volte la testa è un incentivo, in altri è stato un deterrente per lui. La testa è fondamentale. Come abbiamo preso gli Antenucci, i Caserta, i Plasmati, anche lui poteva starci nel Catania della Serie A. Magari torneremo in quella categoria con lui, se no gli mangio la barba (ride, ndr)”. 

“Mi dimetterei automaticamente dal Consiglio Direttivo della Lega Pro se arrivasse il ripescaggio. Ringrazio il Presidente Gravina che ha inteso investirmi di questo compito. Fa piacere. Ma c’è un piacere molto più grande… noi aspettiamo che si chiarisca questa vicenda del ripescaggio. Ad oggi siamo iscritti al campionato cadetto provvedendo a presentare tutti gli incartamenti necessari per la B. Siamo anche iscritti in C. Vediamo. Noi non abbiamo mai voluto rilasciare alcun tipo di dichiarazioni. Ho visto che qualche società si è divertita a tirare fuori storie e storielle. Al di là di tutto io penso che se, nel novero delle squadra candidate, esiste una squadra che ha titolo di essere ripescata, senza possibilità di essere smentiti da nessuno per storia, vissuto, presente, strutture e tutto il Catania può fare la A”.

“Ci auguriamo che si possa parlare di B. I calendari li hanno fatti slittare. Io penso che verso il 3-4 agosto sapremo qualcosa. C’è stato un giudizio ancorato su basi solidissime che ha dato ragione alla vertenza messa in atto dal Novara. Alla luce di questo, c’è una classifica di ripescaggio ed il Catania è primo in graduatoria. Legittimo che qualche club si sia appellato perchè attardato in classifica rispetto al Catania, però è anche giusto che Novara e Catania reiterino le proprie funzioni. La sentenza è fondata, non vedo per quale motivo dovrebbe essere disattesa”. 

“Marotta ai Play Off ha fatto il suo lavoro e nel migliore dei modi. Il Siena ha disputato una gara stoica soprattutto a Catania, ma siamo stati noi a perdere la qualificazione. Perchè il Catania nel match di ritorno poteva chiuderla. I bianconeri erano in inferiorità numerica, con i supplementari a disposizione loro giocavano solo con Marotta in avanti che aveva speso tanto. Il Catania ha colpito un incrocio dei pali non riuscendo a passare nonostante avesse l’uomo in più. E’ stata una mancanza da parte nostra, non sfruttando adeguatamente la possibilità di chiudere l’incontro. Chi è causa del suo mal pianga se stesso”.  

“Mercato? Con questa ipotesi di ripescaggio ci siamo quasi fermati. Avevamo quasi completato il tutto, rinnovando la squadra con giocatori che fossero anche all’altezza della B. Siamo relativamente attardati adesso, ma manca poco. Quando ci sarà l’ufficialità del ripescaggio, se c’è da fare qualcosa la faremo. Di Grazia? Non è fuori rosa, nessuna estromissione. Non si muove ma c’è una linea societaria da seguire. Chi è in scadenza non gioca neanche un minuto. Questa cosa va avanti da parecchio tempo. Mi girano le scatole perchè è un patrimonio del Catania, qualcuno non si rende conto che sta avendo l’unico effetto di fare smettere di giocare un ragazzo che ha delle nuove possibilità. L’anno scorso è stato in chiaroscuro. Andrea sa che Catania è casa sua, che siamo disponibili. Lo aspettiamo. Un procuratore evidentemente ha altre strategie. Non c’è nessuna spiegazione plausibile al fatto che un ragazzino catanese, di proprietà del Catania, nato nel nostro settore giovanile, che comincia ad avere delle buone chance nel professionismo improvvisamente lo fermiamo”.

“Evidentemente ci sono altri discorsi non andati in porto. Il Catania non è fallito, è vivo, va avanti ed è una forza importante. Andrea possiede un potenziale di ottimo livello, ma sembra che ci sia stato un freno improvviso. Ora o si rinsavisce, oppure nella vita si fanno delle scelte. Noi valorizziamo i giocatori nostri, non chi è in scadenza e non rinnova. Non avrebbe senso. Di Grazia conosce il nostro punto di vista, da più di un anno gli chiediamo di rinnovare. Ancora questo non è accaduto ed è stranissimo. Chi gli sta vicino dovrebbe fare l’interesse del ragazzo. Così lo fanno smettere di giocare. Il mercato parla chiaro. Chi fa così e così e l’anno dopo sta un anno fermo, chi lo deve prendere? Poi in C finisce l’epoca degli Under, l’anno prossimo Di Grazia non lo è più. Non c’è braccio di ferro ma quel procuratore qua non viene manco a 10 chilometri di distanza, questo è certo”.

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