ARGURIO: “Serie B conquistata, follia farla a 20 squadre. Nostri tifosi vincenti su tutta la linea. Marotta voleva fortemente Catania. Interventi sul mercato in tutti i ruoli”

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Christian Argurio

Ospite di Corner, trasmissione televisiva di Telecolor, anche il Direttore Sportivo del Catania Christian Argurio che parla di ripescaggio in B e calciomercato. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

Anche per noi è stata un’emozione molto forte. Al termine dell’amichevole con l’Aci Sant’Antonio abbiamo saputo la notizia del ripescaggio. C’era grande attesa. Poi abbiamo udito un urlo liberatorio proveniente dalla sede del Calcio Catania. Per qualche secondo ci siamo guardati attorno. Abbiamo capito che fosse un urlo di gioia. Ho cercato subito conferme telefoniche, mi sono sentito con Lo Monaco. I tifosi presenti a Torre del Grifo si sono riversati in campo. E’ stato un piccolo grande momento di festa. Ho abbracciato capitan Biagianti per cinque lunghi minuti, ripercorrendo con Marco il cammino fatto in questi anni. Sembrava che Catania-Siena si fosse conclusa con un altro risultato. Anche i nuovi arrivati erano entusiasti. Lo abbiamo meritato, in Serie C solo il Lecce ha fatto più punti di noi. Avevamo numeri veramente da B. Il ripescaggio ce lo siamo ritrovati come una cosa conquistata, non certamente arrivata dall’alto”.

“La nostra tifoseria ha vinto sotto tutti i punti di vista. Nei parametri relativi alla graduatoria per il ripescaggio conta anche il numero di spettatori che una società di calcio porta sugli spalti. I nostri numeri sono assolutamente da B, a questo associamo la storia del Catania ed i risultati ottenuti nell’ultima stagione. La Lega B spinge per il blocco dei ripescaggi? Ma come si fa a cambiare il formato di un campionato a 20 giorni dall’inizio? Non ricordo precedenti in Europa e non lo prevede lo statuto. Si tratterebbe di una forzatura. Il format è già stato venduto alle televisioni, ora si cambiano le regole? Mi sembra una follia”.

“Volevamo stare pochissimo in C, pensando subito di costruire una rosa molto forte per la C ma con dei giocatori che potessero darci un proseguimento nella progettualità. Non a caso abbiamo sottoscritto anche contratti pluriennali, quindi inquadrati anche in ottica B. C’erano delle cose da completare. Il torneo cadetto presenta regole diverse in fatto di Over. In C avevamo più o meno chiuso il cerchio degli Over, adesso possiamo agire immediatamente sulla B non svalutando il lavoro fatto in precedenza, anzi fortificandolo ed aumentando le operazioni dal punto di vista numerico e qualitativo”.

“Interverremo sul mercato in tutti i ruoli. L’esperienza è fondamentale in Serie B. Calapai, Silvestri, Angiulli, Curiale hanno fatto la B. Tanti giocatori conoscono la categoria. Ne aggiungeremo altri con qualche jolly. Qualcosa l’abbiamo già fatta ma credo che andremo a puntellare un pò tutti i ruoli. Il portiere lo prenderemo, al momento abbiamo Pisseri e Fabiani, quest’ultimo sarebbe in realtà il terzo. Se arriverà dall’estero? Non lo so, non credo. In difesa arriverà qualcun altro senza nulla togliere a chi abbiamo. Lovric sta pian pianino tornando ad essere quello di qualche anno fa. Ha bisogno di continuità, possiede grandi potenzialità e struttura fisica. Forse giocherà a Foggia. Più gioca e più riprende sicurezza. Qualche anno fa ce l’hanno chiesto squadre importanti, anche la Juve prima che si rompesse il crociato. Adesso ha ripreso molto bene ed è simile per alcune caratteristiche a Bogdan. Giusto che vada a giocare altrove, ma vedremo”.

“A centrocampo abbiamo già un numero di giocatori importanti. L’idea tattica di base è il 4-2-3-1 ma mister Sottil non è un’integralista. Anche a Livorno ha variato modulo la scorsa stagione. La variabile simile è un 4-3-1-2 che significherebbe avere in rosa ancora più uomini in mezzo al campo. Vedremo cosa ci darà il mercato. La presentazione dei calendari è stata rinviata facendo slittare il campionato di Serie C? La questione va ad incastro con la B. Siamo in attesa di novità anche sulla chiusura del mercato, che probabilmente slitterà anche”.

“Marotta era nella nostra testa già da tanto tempo. L’anno precedente era impossibile trasferirlo perchè il Siena lo aveva blindato rinnovandogli un contratto importante. Adesso andava in scadenza, ha pensato di avere fatto il massimo con la Robur. Quando ha avuto contatti con noi, lui sapeva che si trattasse di un contesto molto bello e con un’atmosfera che ti fa venire voglia di fare il calciatore a lungo. Aveva tante richieste, il Siena voleva prolungarli il contratto ma lui ha voluto fortemente Catania ed il matrimonio si è concretizzato. Ricordo che, al termine di Catania-Siena, ha richiamato dentro qualche suo compagno che continuava a provocare. Ha messo un punto. Per lui la partita era finita”.

“E’ una grande fortuna per me lavorare con Lo Monaco. Abbiamo attaccanti molto forti in organico. Curiale è stato il capocannoniere del girone C, Marotta ha fatto tantissimi gol in carriera, non molla mai e possiede caratteristiche molto importanti. Non è una priorità l’arrivo di un’altra punta, vedremo gli scenari del mercato. Chi già sapeva di lasciare Catania, al di là della categoria, lo farà non facendo parte del progetto. Di Grazia è un nostro patrimonio, un ragazzo di grandi qualità. Deve stare bene mentalmente. E’ catanese e tifoso del Catania. Tutti ci auguriamo che la storia si concluda in positivo. Lo Monaco ha sempre detto che chi è in scadenza di contratto, e quindi da febbraio è libero di trattare con altre squadre, non lo possiamo valorizzare. Bisogna mettersi nei panni della società in questo senso. Puntando su giocatori che sposino il progetto Catania. Spero che questo accada anche con Di Grazia”.

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