L’AGONIA CONTINUA: altre 24-48 ore di attesa, con l’auspicio che non finisca a tarallucci e vino

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Bisogna attendere. Ancora. I tifosi non ne possono più di sentir parlare di aule di tribunali, ricorsi, sentenze, di giornalisti che si sostituiscono ai giudici formulando ipotesi di ogni tipo sui ripescaggi eventuali di queste o quelle squadre. Temi che esulano dal calcio giocato. Mentre l’Italia pallonara celebra l’acquisto di Cristiano Ronaldo, la stessa dimentica il caos che coinvolge le categorie inferiori facenti parte di un sistema totalmente disgregato, privo di una guida federale autorevole ed affidabile. Al 9 settembre il Catania non sa ancora da quale categoria ripartire. Con ripercussioni notevoli, fin troppo evidenti su una società reduce da situazioni estremamente pesanti dopo avere sfiorato il rischio fallimento, pagando ben oltre il dovuto le cattive gestioni del passato. Pesa, poi, la vicenda giudiziaria ‘I Treni del Gol’. Peccato che nessun organo di giustizia abbia ancora stabilito se questi treni siano effettivamente partiti e giunti a destinazione, in totale mancanza di prove.

Adesso il Catania si trova nella posizione di uscire dal limbo del dubbio. Cadetteria o Serie C nell’immediato futuro. Era attesa per venerdì la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport. In un primo momento qualcuno aveva considerato la possibilità che già nel tardo pomeriggio sarebbe arrivato il responso dei giudici. Poi dal Presidente del Collegio Franco Frattini è giunta notizia che la tanto attesa decisione sul caso Serie B sarebbe arrivata in serata o, al massimo, l’indomani mattina. Intorno alle ore 19.00, però, il colpo di scena: slittamento a lunedì o martedì per sentenziare su una vicenda che richiede un’attenta riflessione. L’auspicio è che non finisca a tarallucci e vino e che davvero questi due giorni di attesa siano utili a ripristinare il buon senso. La gente vuole e pretende un calcio pulito che rispetti regole e norme. Va riscoperta l’essenza di questo sport, straordinario motore per le attività del Paese, adottando politiche serie e costruttive. E’ il momento di rigettare gli scarti del sistema. Tornare a parlare di calcio giocato, vero e sano riaccendendo la passione di milioni di tifosi.

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