lunedì, 16 Giugno 2025
HomeCatania NewsCATANIA: dalla Viterbese lezione di squadra. Uno scempio, contestazione pubblico legittima. Di...

CATANIA: dalla Viterbese lezione di squadra. Uno scempio, contestazione pubblico legittima. Di chi le colpe?

“La voglia è tanta in ognuno di noi per fare dimenticare questo match proseguendo un cammino molto diverso. Sono convinto che abbiamo giocatori anche caratterialmente validi per cancellare subito Reggio”. Parole utilizzate da mister Walter Novellino alla vigilia di Catania-Viterbese. Bisognava archiviare con un risultato convincente il passivo di 3-0 maturato in Calabria. Il pubblico era pronto a dare una mano sostenendo fino alla fine la squadra. Il Catania, però, non ha saputo sfruttare la spinta incessante dei tifosi adottando un approccio poco soddisfacente alla gara nel primo tempo. E’ andata meglio nella ripresa, attaccando però con poca lucidità, senza la necessaria convinzione e cattiveria agonistica. Puoi cambiare uomini e moduli in corso d’opera ma se mancano spirito di sacrificio collettivo e volontà di sputare sangue dal primo all’ultimo minuto, fai ben poco. Niente di cui scandalizzarsi se, al triplice fischio, il pubblico ti contesta al grido di “Noi odiamo i mercenari”.

Viterbese che ha impartito ai rossazzurri una lezione di squadra. Da mesi i laziali giocano praticamente senza sosta. La formazione guidata da Antonio Calabro ha raggiunto Catania in condizioni di assoluta emergenza con una decina d’infortunati ed il pieno di stress fisico e mentale. Eppure, nell’arco dei 90′, non ha mostrato alcun segno di cedimento giocando con ordine, solidità e compattezza. Onore e merito ad un avversario tosto, quadrato, ben disposto in campo che non ha lesinato sforzi combattendo con unione d’intenti. Da subito, fino al triplice fischio. Al di là dell’episodio del gol annullato a Brodic, decisione arbitrale errata come ammesso proprio dal direttore di gara, il Catania conferma di non riuscire a fornire continuità di prestazione e risultati. Non tutti, in questo gruppo, capiscono il significato d’indossare la maglia rossazzurra o, per qualcuno, assume un peso eccessivo.

Dove risiedono le colpe? Tempo fa la dirigenza ha puntato clamorosamente il dito contro quella che, in realtà, rappresenta la parte sana di Catania: i tifosi. Gli stessi tifosi che hanno oltrepassato il limite di sopportazione in questi anni sostenendo comunque la squadra nonostante la tempesta ed i continui bocconi amari. Loro per primi meritano davvero questo scempio? O forse la responsabilità dei mali del Catania ricade sui tanti giornalisti impossibilitati a svolgere attività di servizio non accreditandoli in tribuna stampa ufficialmente “per ragioni di capienza”? Stampa e tifoseria, due delle cinque componenti spesso menzionate dal Direttore Pietro Lo Monaco in ordine d’importanza e, sempre più di frequente, divenute oggetto di critica. Non è il tempo dei processi, sia chiaro, essendo ancora raggiungibile l’obiettivo stagionale della promozione in B. Forse, però, sarebbe meglio ricercare altrove la natura dei problemi che affliggono questo Catania. Attraverso una riflessione attenta ed oculata, ammettendo le proprie responsabilità a tutela di un patrimonio della città.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

Livio Giannotta
Livio Giannottahttps://www.tuttocalciocatania.com
"Le idee ispirate dal coraggio sono come le pedine negli scacchi. Possono essere mangiate ma anche dare avvio ad un gioco vincente". Parole del grande scrittore tedesco Johann Wolfgang Von Goethe che mi hanno spinto all'ideazione di 'TuttoCalcioCatania.com'. Un progetto che parte da lontano e si pone l'obiettivo di fare informazione responsabilmente e consapevolmente. Direttore della testata giornalistica catanese e "stakanovista editoriale", mi avvalgo del contributo di un gruppo di lavoro brillante e motivato.