MARCHESE: “Catania-Albinoleffe e anno 2012, ricordi bellissimi. La B è possibile, bisogna crederci”

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Giovanni Marchese

Su TeleNova (canale 14 del digitale terrestre) è andata in onda l’ottava puntata della seconda edizione del format televisivo ufficiale Piacere Calcio Catania. Ha partecipato anche il difensore rossazzurro Giovanni Marchese. Ecco le parole di Marchese evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Il rosso e l’azzurro sono colori particolari. Mi viene sempre un’emozione immensa quando penso a questa maglia, emozione provata poche volte in vita mia e posso assicurare che è davvero così. Catania-Albinoleffe? Ricordi da pelle d’oca. E’ stato fantastico, qualcosa che non si può spiegare perchè devi viverla per capire cosa significhi. Speriamo di rivivere quei momenti. Il 2012? Anno significativo sul piano familiare perchè ho sposato Elisa e poi abbiamo posto le basi per la nascita di Calogero. Ma è stato anche uno degli anni migliori sotto il profilo professionale con Montella e Maran in panchina, il record di punti in Serie A… ricordi bellissimi anche questi. Salto di categoria possibile? Affinchè questo accada, deve andare tutto per il verso giusto. Sia in campo che fuori. Ed è possibile farlo. Sì, assolutamente. Bisogna crederci“.

“Ho 34 anni ma fisicamente sto bene. Ho maturato esperienza, questa è molto importante perchè crescere ti aiuta a capire come comportarsi in certi momenti e dove limitarsi in altri. Mi piace fornire consigli sempre nel modo giusto. Non massacro mai il compagno, lo aiuto anche quando sbaglia. Non è mai stato tutto semplice nella mia vita calcistica. Ho avuto la fortuna di approdare nel Torino, che all’epoca vantava uno dei settori giovanili più importanti d’Italia. Avevo 11 anni, ero lontano dalla famiglia. Dovevo restare sempre sul pezzo e dimostrare qualcosa di più. Facevo tanti sacrifici. Ai miei tempi non c’erano i social. Io sapevo di dovermi migliorare in determinati aspetti fisici, facevo di tutto per farlo dedicandomi al calcio a 360 gradi. Ma non trascuravo lo studio. Oggi i ragazzi s’impegnano, ci sono tanti aspetti che vengono portati fuori da una certa direzione ma è normale che i tempi cambino. Viviamo l’epoca attuale”.

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