RICCHIUTI: “Giocatori Catania mentalmente fragili, spero non sia vero il rischio fallimento”

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Adrian Ricchiuti

Ai microfoni di Radio Delfino, l’ex Catania Adrian Ricchiuti commenta la delicata situazione in casa Catania:

“Non so questa lettera come sia uscita fuori, se è stato fatto apposta per cedere qualche giocatore, ed a me sembra proprio così. Ho letto della cordata, spero si risolva tutto nel migliore dei modi anche se è una situazione molto difficile secondo me. Chi va a mettere dentro tantissimi soldi in questi casi? Sulla base della mia esperienza, vedendo uno stadio così freddo quando una città non vuole più dei personaggi come Lo Monaco e Pulvirenti, penso che la cosa migliore sia ripartire come ha fatto il Palermo. Poi il problema sarà chi viene a dare una mano al Catania. Spero non sia vero il rischio fallimento”.

“Sicuramente sul campo il Catania non sta facendo bene e non capisco come mai i giocatori che vanno via rendono al meglio mentre in Sicilia si spengono. Io pagherei per tornare a Catania. Evidentemente chi gioca lì da tempo non riesce a trasmettere cosa significhi indossare la maglia rossazzurra. Hanno forse paura di giocare? Lucarelli può dire e fare quello che meglio crede, ma è il calciatore che deve guardarsi dentro. La rosa non è scarsa, ma a livello mentale sono fragili. E se sei fragile a Catania non puoi giocare. Perchè la piazza giustamente pretende e devi provare a vincere. Non posso vedere il Catania andare a Francavilla e fare 0-0, con tutto il rispetto. Il mister fa bene a cercare di tirare fuori parole come ‘kamikaze’ e ‘guerrieri’ ma in campo ci vanno i calciatori. Conosco il suo carattere, nessuno può insegnargli nulla sotto questo aspetto”. 

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