TERLIZZI: “Tifosi catanesi più esigenti dei palermitani. Nazionale, passaggio da Samp a Catania non mi ha agevolato”

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Christian Terlizzi
L'ex Catania Christian Terlizzi, nella foto a Torre del Grifo.

Ex difensore di Catania, Palermo e Trapani, in un’intervista concessa a La Repubblica Christian Terlizzi si sofferma sulle esperienza vissute in Sicilia. Queste le parole più significative:

“Palermo e Catania sono due grandi piazze: entrambe hanno il supporto di tifosi appassionati e calorosi. A Palermo, c’è sicuramente grande trasporto ma più tolleranza. A Catania, invece, il tifoso è più esigente, a volte al limite della cattiveria. Trapani ha dimensioni diverse, ma la passione è la stessa: anche lì si fa molta polemica. Il ricordo rossazzurro a cui sono più affezionato? La vittoria sull’Inter per 3-1, nel 2010. Quella fu una partita incredibile. Un successo contro una squadra che avrebbe vinto da lì a poco il triplete non può che essere incasellato fra i ricordi più esaltanti”.

“Non fui più richiamato dal CT della Nazionale italiana? Probabilmente perché subito dopo sono stato costretto ad operami alla schiena, e mi è mancata la continuità in campo necessaria per essere convocato di nuovo. Poi, la mia scelta di trasferirmi dalla Sampdoria al Catania non mi ha certo agevolato. Giocare in un club blasonato aiuta molto la carriera in azzurro. Ma va benissimo così“.

“Gli allenatori avuti a Catania? Mihajlovic e Simeone i più carismatici. Ho grandissima stima di Giampaolo, che per competenze tecniche e tattiche era un fenomeno. Ma nei periodi bui si faceva rosicchiare dall’ansia e temeva un pericolo dietro ogni angolo”.

Spazio anche a considerazioni sulla crisi del calcio siciliano: “Mancano programmazione e proprietari innamorati del calcio. A Catania, sappiamo bene quale sia la situazione di vuoto. A Trapani, dopo la fine dell’era Morace, si sono aperti anni bui. Ma proprio a Trapani, se si riuscirà a mantenere la serie B, potrebbe aprirsi un futuro roseo: oggi, questa categoria è fondamentale per qualsiasi progetto. Vedo bene il Palermo: ripartirà dalla serie C e Mirri è un innamorato del calcio. Può essere la persona giusta per rilanciare il club e iniziare la strada per riportarlo dove la città merita”.

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