RAFFAELE: “Altri 4-5 innesti e daremo grosse soddisfazioni. Pecorino ha tanto da imparare. Pronti per domenica. Sta nascendo una buona squadra”

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Lunga conferenza stampa di mister Giuseppe Raffaele, alla vigilia di Catania-Paganese. C’è la voglia di partire subito con il piede giusto in campionato, archiviando la sconfitta interna di Coppa Italia.

IL KO COL NOTARESCO – “Dopo tanto tempo abbiamo finalmente giocato, non è andata bene dal punto di vista del risultato e non siamo riuscitoi a sviluppare quello che avevamo in testa. Non cerchiamo alibi, ma venivamo da un mese di lavoro su dei principi di gioco e abbiamo dovuto fare una partita completamente diversa da come l’avevamo preparata. Nei primi 50-60 minuti la squadra mi è piaciuta su un campo in cui era impossibile fraseggiare, cercando comunque di essere presente dal punto di vista agonistico. Questa partita ci dà la sveglia per il futuro. E’ stata una giornata stranissima, pensavamo di non giocare, poi ho cercato di pensare a fare meno danni possibili su quel campo. Se andiamo a vedere, la gara l’abbiamo persa sulle palle inattive e non siamo stati bravi a capitalizzare le occasioni prodotte. In questi giorni si è lavorato anche sulle palle inattive che possono diventare determinanti. Non voglio alibi, ripeto. Per l’esteta sarà inizialmente difficile fare il calcio che abbiamo in testa, dobbiamo anche saperci adattare”.

VERSO CATANIA-PAGANESE – “Sono sicuro che saremo pronti per domenica. Correre, seconde palle, contrasti… se il campo sarà nelle stesse condizioni di mercoledì dovremo sfruttare queste caratteristiche. Dobbiamo cercare di vincere con tutte le armi agonistiche e tecniche a disposizione. E’ un inizio campionato difficilissimo con 8 partite, una squadra fatta negli ultimi 15 giorni, quindi con arrivi scaglionati. Sul piano tattico e fisico non c’è omogeneità in questo momento nella squadra e quindi ci può essere qualche calo durante la partita. Ma come per noi, quasi per tutte le squdre questo è un anno diverso. La preparazione fatta con calciatori inattivi da parecchi mesi non facilita la condizione atletica omogenea di una squadra e le condizioni di gioco. Ma niente alibi, dobbiamo essere più partecipi, svegli e concentrati su un eventuale errore che può essere dettato anche da poca lucidità. Mercoledì abbiamo rotto il ghiaccio, va capito che ora si fa sul serio. Anche la Paganese ha cambiato qualcosa, sono tranquillissimo. L’obiettivo importante è vedere una squadra equilibrata, che si aiuta ed è affamata. Con il lavoro arriveremo anche a raggiungere il livello che vogliamo”.

LA PAGANESE – “La Paganese ricalca per molti singoli la squadra dello scorso anno. Gioca un calcio abbastanza ordinato ed efficente. Sarà una partita sicuramente difficile, ma credo che in C non esistano gare facili. Lo scorso anno per esperienza personale ricordo tanti exploit fatti ed un periodo in cui abbiamo pareggiato e perso con le ultime tre della classe consecutivamente, mi preoccupo molto di più della mia squadra. Gli avversari sono tutti da rispettare, con pregi e difetti. Vogliamo ottenere il massimo facendo la prestazione che in questo momento ci può dare la possibilità di raccogliere punti”.

MERCATO – “Sul mercato mi aspetto che arrivino 4-5 tasselli per chiudere l’organico in determinati ruoli dove secondo me abbiamo bisogno. Parlo di qualità e quantità, soprattutto in un reparto dove stiamo soffrendo maledettamente la mancanza di giocatori di ruolo. Obbligatorio completare la difesa, avendo pochi interpreti a disposizione a livello numerico. Sta nascendo una buona squadra, con l’aiuto di tutti possiamo fare bene. Se qualche elemento in uscita potrebbe, invece, tornare utile? C’è un mercato, alcuni giocatori possono essere confacenti ma fino all’ultimo giorno di mercato aspettiamo. Curcio ha un problema alla schiena da una settimana, Vicente ci darà una mano. Poi vedremo cosa succederà entro il 5 ottobre, dipende da tanti fattori. Molti ragazzi in scadenza, e parlo in generale, se hanno richieste magari sono i primi che ti chiedono di andare via”.

MALDONADO E BIONDI – “Avevamo costruito il centrocampo sulle qualità di Maldonado. E’ un playmaker classico, metronomo che gioca sia sul corto che sul lungo, un palleggiatore. Soffriamo la mancanza di alcune situazioni di questo tipo. Mercoledì abbiamo adattato Rosaia, c’è Vicente con una forma accettabile che ha fatto bene, prendendo per mano la squadra in un momento difficile. Dall’Oglio invece non era disponibile per una contusione in allenamento. Biondi? Ragazzo intelligente e maturo per la sua età, con tanta qualità tecnica e tatticamente parlando che riesce ad interpretare varie situazioni di gioco. Anche all’Igea Virtus con me ha cambiato qualche ruolo, sempre con gli stessi risultati. Il gol di mercoledì non è casule. Lo abbiamo provato anche venendo dentro e andando in ampiezza. Mi piace portare i quinti dentro e trovare la conclusione. Lui mi dà la possibilità anche in corso d’opera di cambiare modulo. E’ un giocatore fondamentale per noi”.

COPPIA PECORINO-SARAO – “Viste le condizioni impossibili del terreno di gioco ho adattato questa soluzione mercoledì sera. Io preferisco generalmente utilizzare attaccanti con caratteristiche diverse, ma è una soluzione che si può tenere in considerazione. Sarao deve accrescere la forma. Ha dato l’anima su quel campo dove era impossibile fraseggiare, poi è calato ma è normale, non giocava da marzo. Pecorino deve crescere molto, ha tanto da imparare. Possiede buone qualità che possono tornare utili. E’ un 2001, io ho sempre lanciato i giovani e con me hanno sempre fatto molto bene. Però dobbiamo dargli tempo, i giovani devono lavorare con e per la squada. Poi se hanno qualità, come nel suo caso, possono avere un futuro importante”. 

CONDIZIONE FISICA, PINTO E CLAITON – “Quest’anno una condizione straripante potranno averla pochissime squadre, forse soltanto chi ha un’ossatura importante come il Bari, che parte da un gruppo omogeneo. Per il resto siamo tutti allo stesso livello. I ragazzi lavorano bene, parecchi sono vicini ad entrare in forma, altri si sono aggregati dopo. Comunque giocare spesso è positivo perchè tutti i calciatori in rosa potranno raggiungere la giusta condizione. Pinto è squalificato, inoltre speriamo di recuperarlo prima possibile perchè un paio di settimane fa ha avuto una piccola distorsione al ginocchio in allenamento. Claiton si è aggregato al gruppo da una decina di giorni. Sicuramente non abbiamo giocatori al massimo della comdizione, però è esperto e ci può dare una mano”.

OBIETTIVI – “L’abilità della squadra deve essere quella di fare punti, creare entusiasmo all’interno e all’esterno dell’ambiente, facendo vedere che diamo il massimo. Non so quali saranno le condizioni del campo domenica. Ma mi interessa che la squadra dia tutto anche nel caso in cui non potremo fare le giocate che abbiamo preparato. Dobbiamo essere bravi a giocare in maniera diversa se serve, creando le condizioni per vincere. Poi le partite dipendono spesso anche dagli episodi. Il mio debutto vero sarà domenica, le emozioni lasceranno il tempo che trovano. Devo creare un squadra forte con principi di gioco morali e ricercando sempre la massima prestazione, individuale e collettiva. La continuità è fondamentale. Devo portare la squadra ad avere un’idea di gruppo di mentalità. Le prime partite sono fondamentali per noi, anche per creare entusiasmo ed avere empatia col pubblico. Mi interessa vedere chi nelle difficoltà riesce ad essere subito squadra. La storia dei campionati, dice che ci sono squadre partite male e che poi hanno vinto i campionati. Io mi auguro d’iniziare bene domenica e di finire benissimo”.

PUNTI DI PENALIZZAZIONE – “Sicuramente il -4 in classifica non ci aiuta, partiamo ad handicap ma ho detto ai ragazzi che dobbiamo subito fare una rincorsa per annullare la penalizzazione, avendo ancora più rabbia da riversare sul rettangolo verde. Giochiamo con gioia ed entusiasmo, con cattiveria agonostica per recuperare i punti. Poi magari, ragionando con positività, potrebbero anche toglierci integralmente la penalità. I legali sono al lavoro. A noi interessa giocare sempre per vincere, lavorando sugli errori”.

ROSA DEL CATANIA E MODULO – “Questo Catania è una buonissima squadra che, una volta completata, potrà dare grosse soddisfazioni. Noi abbiamo lavorato sia sulla difesa a tre che a quattro. Claiton è arrivato settimana scorsa, Silvestri è stato infortunato per 10-15 giorni. Utilizzo molto la linea a tre perchè mi piace palleggiare e uscire. Per difendere c’è più densita centralmente, ma ad esempio mercoledì abbiamo messo un uomo in più in mezzo al campo nella ripresa perchè faticavamo ad uscire. La scelta del modulo dipende anche dalla tenuta dei giocatori. In questo momento mancano alternative in difesa e dovremo adattare qualcosa. Gerarchie in porta? La formazione la faccio sempre un’ora prima della partita. Giovani? Per me esiste chi dà con l’allenamento e l’atteggiamento. Chi non dà farà più fatica a trovare spazio, il calcio è meritocrazia. Chi non merita di giocare sta a guardare. Non esiste il quarantenne o il giovane”.

MENTALITA’ – “Mi aspetto voglia di vincere sempre, in ogni allenamento e partita. E di metterci in gioco sia nel bene che nel male. I giocatori di successo, vincenti nella testa, non mollano mai di un centimetro. Non voglio gente che si piange addosso, non voglio sconforto. Il calcio è lavoro e responsabilità grosse, soprattutto in una piazza come Catania, ma anche divertimento. Forse in questo momento non possiamo esprimere un gioco corale ed organizzatissimo come vorremmo perchè siamo una squadra nuova, ma abbiamo giocatori esperti che possono aiutare. I calciatori stessi, nel tempo, diventano leader e sono loro i veri protagonisti. Poi bisogna saperli indirizzare tutti insieme in un pensiero unico. Non so quale sarà la nostra classifica finale, ma noi dobbiamo dare il massimo ogni domenica, sentendoci protagonisti. Ci sarà bisogno di tutti. Se ho 22 giocatori devo fare rendere al massimo ognuno di loro”.

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