CATANIA: tra prolificità e fragilità difensiva, analizziamo le ultime 10 gare

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Con l’1-1 maturato sul campo della Juve Stabia sono ben 10 le giornate consecutive di campionato che vedono i rossazzurri andare a segno. L’ultimo incontro a reti bianche risale al 22 Novembre scorso quando, al “Nobile” di Lentini, la Turris fermò sullo 0-0 la compagine di mister Raffaele. Da allora l’Elefante è sempre riuscito a gonfiare la rete, mettendo a referto 6 vittorie, 3 pareggi ed 1 sconfitta. Nonostante l’assenza di un vero e proprio bomber (il capocannoniere della squadra era Pecorino con 5 reti) con la media di 1,8 gol a partita la sterilità offensiva palesata inizialmente sembrerebbe essere stata definitivamente superata, il tutto attraverso l’adozione di una manovra molto più fluida ed avvolgente che porta l’intero collettivo e non il singolo a fare la differenza (infatti sono addirittura 13 i marcatori stagionali).

Determinante, in questo senso, l’ingresso in campo di un giocatore chiave come Antonio Piccolo che, con le sue giocate, rappresenta la vera arma in più di questa squadra (e si spera di recuperare al più presto dall’infortunio) ma anche il passaggio ad un modulo nettamente più offensivo come il 3-4-3. Dunque se l’attacco sembrerebbe aver raggiunto un proprio equilibrio, lo stesso non può essere detto per la difesa. Tra sfortuna ed errori individuali, nelle ultime 10 uscite solo in 2 circostanze gli etnei sono riusciti a mantenere inviolata la propria porta (al cospetto di Bisceglie e Potenza) e da ben 5 gare subiscono almeno una rete. Al coach etneo spetta l’arduo compito di riequilibrare l’assetto difensivo migliorando questo trend per raggiungere il miglior piazzamento possibile in classifica e cercare di compiere l’impresa nei playoff.

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