BILANCI IN ATTIVO E PLUSVALENZE: quando il Catania era un modello di gestione vincente

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Bandiera Calcio Catania

Bilanci in attivo, plusvalenze, risultati sportivi eccellenti. Sembra passata un’eternità da quando il Catania rappresentava un modello di gestione vincente nel calcio italiano. Adesso l’attualità rossazzurra corrisponde al “tour de force” della SIGI per iscrivere la squadra al campionato di Serie C, ad accordi transattivi da definire con creditori privati ed istituzionali, ad una stagione tutta da programmare auspicando un piano di investimenti consistente e di lunga durata.

C’è stato un periodo in cui il Catania rappresentava un modello di gestione vincente nel calcio. La “ricetta del successo” consisteva in un management sportivo oculato e orientato a valorizzare calciatori e tecnici. In quegli anni il club rossazzurro ebbe infatti il merito di scovare in Sudamerica calciatori talentuosi a poco prezzo, valorizzandoli e successivamente rivendendoli a cifre superiori rispetto al prezzo d’acquisto. In questo modo il Catania riuscì a generare importanti plusvalenze, basti pensare ai trasferimenti di Juan Manuel Vargas alla Fiorentina nel 2008 e di Jorge Martinez alla Juventus nel 2010, entrambi ceduti per 12 milioni di euro.

I risultati ottenuti sul campo furono quindi la diretta conseguenza di quell’efficiente modello di gestione che ha lasciato in eredità il centro sportivo di Torre del Grifo Village, patrimonio della società e autentico fiore all’occhiello del territorio etneo. Il futuro del Catania passa anche dal rilancio di un asset strategico quale Torre del Grifo, struttura annoverata tra le più importanti e avveniristiche a livello europeo. Tuttavia l’impianto, con i suoi dipendenti, può auspicare un solido avvenire soltanto se il Catania riuscirà a vincere la “partita” dell’extracampo, con tutta una serie di scadenze ed adempimenti a cui il club deve far fronte nell’immediato per assicurare la sopravvivenza societaria.

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