LA FERLITA (socio Sigi): “Qui ci sono solo tifosi veri, pazzi. Mettiamoci bene in testa che…”

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Nel corso della conferenza stampa indetta dall’avvocato Giovanni Ferraù, è intervenuto anche Nuccio La Ferlita, socio Sigi, rilasciando le seguenti dichiarazioni sul momento societario delicato del Calcio Catania:

“Faccio parte della Sigi. Da qualche mese sono un pò latitante a causa dell’impegno legato alla mia attività lavorativa che, come tutte nel mondo, vivono un momento difficile legato alla pandemia. In tutti i ragionamenti che facciamo dobbiamo tener conto del momento storico in cui ci troviamo. Ferraù lo vedo tutti i giorni impegnarsi con una generosità e attenzione per la quale io mi sento umananemtne di dirgli grazie. Ai tifosi dico che questo gruppo di persone è formato da tifosi come lo siete tutti voi. Qui non ci sono petrolieri, sceicchi, non ci sono italo-americani che gestiscono fondi di provenienza sconosciuta e vogliono in qualche modo salvare il Catania ed a cui basta mettersi una mascherina con i colori sociali del Catania per far pensare che siano tifosi. Qui ci sono solo tifosi veri, pazzi, che non potevamo immaginare che gli stadi non si aprissero, che Torre del Grifo chiudesse, che non ci fossero entrate, che i debiti da 50 milioni diventassero 65, ecc. Sin dalle prime battute abbiamo detto di prendere schiaffi e pugni tutti i giorni, di rialzarci e andare avanti. Non sappiamo cosa ci aspetta. Chiunque fa l’imprenditore non lo sa. Può programmare, cercare di organizzare al meglio il futuro. Noi siamo tifosi quanto gli altri e quanto quelli che criticano sui social. Noi siamo forse una delle società più indebitate e povere d’Italia. Mettiamocelo bene in testa. Non ci sono ricchi. Per il momento non c’è nessuno, ci siamo noi. Il Calcio Catania siamo i tifosi, non ci sono altri che stanno venendo a salvare il cu**. Se 3mila professionisti fanno l’abbonamento di tribuna elite in Serie A pagando mille euro, continuino ad essere tifosi come il professionista Ferraù mettendoci altre mille euro. Si raggiungerebbe la cifra di 3 milioni di euro…”.

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