CATANIA 2021/22: dalla discesa negli inferi alla situazione attuale, settimo anno consecutivo in C

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Con l’ufficializzazione della partecipazione del Catania al campionato di Serie C 21/22 saranno addirittura 7 gli anni consecutivi di militanza in terza divisione. Dal 2015 in poi il club etneo non è più riuscito a tornare nel calcio che conta, investendo tanto (e male) le proprie risorse economiche.

La discesa negli inferi iniziò nell’estate del 2015 quando il “triumvirato” composto Pulvirenti, Cosentino e Delli Carri fu accusato di frode e condotta antisportiva a seguito dell’inchiesta Treni del Gol. Con l’ammissione di colpevolezza da parte dell’ex presidente Antonio Pulvirenti, il Calcio Catania 1946 fu retrocesso d’ufficio all’ultimo posto della Serie B ritornando, 13 anni dopo, in Serie C. La stagione 15/16 partì con il botto nonostante l’handicap dei 12 punti di penalizzazione (poi ridotti a 9) per poi concludersi conquistando la salvezza matematica solamente all’ultima giornata.

Le difficoltà riscontrate durante il primo anno di Lega Pro si palesarono anche nella stagione successiva con ben tre allenatori succedutisi sulla panchina rossazzurra (Pino Rigoli, Mario Petrone e Giovanni Pulvirenti) ed un modestissimo 11º posto finale che valse l’aggancio al treno dei playoff. Lo scialbo 0-0 con la Juve Stabia determinò l’uscita di scena degli etnei già durante il primo turno degli spareggi promozione, cosicché per la stagione 17/18 la società decise di puntare alla promozione diretta consegnando la squadra nelle mani di Cristiano Lucarelli. Il tecnico livornese, nonostante alcuni alti e bassi, condusse la compagine etnea ad un passo dalla Serie B concludendo la stagione al 2º posto (a soli 4 punti dal Lecce capolista). Nei successivi playoff la rincorsa dei rossazzurri si arrestò ad un passo dalla finale perdendo ai rigori contro il Siena.

Una possibile speranza di agguantare la cadetteria fu rappresentata dalle mancate iscrizioni di Avellino, Bari e Cesena ma l’allora commissario straordinario della FIGC decise di bloccare i ripescaggi in Serie B costringendo il Catania e tutte le altre compagini coinvolte nella vicenda a militare ancora in C. A causa delle numerose partite rinviate e di una rivoluzione tecnica forse evitabile in sede di calciomercato, il campionato 18/19 offrì pochissime soddisfazioni al club di Via Magenta che, nonostante due ottimi allenatori (Sottil prima e Novellino poi), raggiunse appena il quarto posto e venne eliminato nelle semifinali playoff contro il Trapani.

Durante il campionato 19/20 le difficoltà sportive si intrecciarono con quelle economico-societarie ed il club andò molto vicino al fallimento. L’Elefante posticipò le scadenze più importanti riuscendo a concludere il campionato al 6º posto. La mancanza di liquidità costrinse la truppa di Lucarelli (subentrato ad Andrea Camplone dopo 12 gare) a disputare i successivi playoff senza la garanzia di uno stipendio, ma nonostante ciò la squadra onorò al meglio la maglia venendo estromessa dalla competizione, con un pizzico di sfortuna, ad opera della Ternana. Da segnalare poi il raggiungimento delle semifinali nella Coppa Italia di categoria.

Infine nel campionato appena trascorso la neo proprietaria SIGI, pur tra mille difficoltà, punti di penalizzazione (4, poi ridotti a 2) e con un budget estremamente ridotto, ha allestito una rosa capace di raggiungere il 6º posto finale (5º sul campo). Purtroppo ancora una volta i playoff non hanno sorriso ai colori rossazzurri con la bruciante sconfitta interna contro il Foggia che costò l’eliminazione agli uomini di mister Baldini (subentrato a Giuseppe Raffaele). Adesso si riparte con persistenti difficoltà finanziarie e dubbi. Mai come adesso, stabilità e certezze sono davvero necessarie per proseguire l’attività, consolidando il presente e programmando il futuro.

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